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"Mia cara Teramo...". Esordisce così il presidente Luciano Campitelli, in una breve lettera virtualmente rivolta alla città di Teramo e ai teramani. Campitelli riconosce: "Sono giorni particolari per tutti coloro che hanno a cuore le vicende calcistiche cittadine. Con questa lettera aperta, però, voglio rassicurare i tifosi biancorossi e ribadire con fermezza il fatto che non sia accaduto alcunché di quanto mi viene addebitato. La verità verrà fuori nei modi e nei tempi opportuni e non ho il benché minimo timore di essere smentito". Il patron biancorosso, che aveva parlato di serenità in un primissimo momento, due giorni dopo scrive: "Da questa mattina, dopo due giorni di profondo turbamento, ho ripreso a lavorare con il mio staff con maggior vigore, al fine di costruire un Teramo ancora più forte di quello che volessi creare. Siamo una piccola realtà che si immette in un palcoscenico di rilevanza nazionale, ma posso affermare che ci terremo stretti questo titolo vinto con indubbio merito sul campo, lottando su tutti i fronti, perché ci appartiene". E poi il pensiero ai tifosi, sconvolti: "Dico, inoltre, ai miei tifosi, di tornare ad avere una mentalità positiva e pensare esclusivamente alla nostra Serie B". E promette: "Non mollerò dopo quanto accaduto, ma ho bisogno anche di voi per lottare con più ardore verso quel traguardo storico che abbiamo conquistato, insieme, con tanti sacrifici. FORZA TERAMO!» Firmato il presidente, Luciano Campitelli campitellii