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Cadavere carbonizzato in macchina: la pista più battuta è quella del suicidio. I carabinieri della Compagnia di Giulianova diretti dal capitano Domenico Calore, da questa notte, indagano sul caso del corpo carbonizzato che i Vigili del Fuoco di Roseto hanno rinvenuto all'interno di una Fiat Punto durante lo spegnimento dell'incendio. Fiat Punto andata completamente distrutta ma a seguito dei primissimi accertamenti investigativi dei carabinieri si è riusciti a ricostruire la targa dell'autovettura, risultata di proprietà di un 63enne di Atri, dipendente amministrativo della Asl presso l'ospedale San Liberatore, separato. L'orientamento degli investigatori, in questa primissima fase delle indagini, sarebbe quella di un suicidio. E a togliersi la vita, dandosi fuoco, sarebbe stato proprio lo stesso proprietario della Fiat Punto. Ma su questo sono in corso scrupolose verifiche e riscontri e i carabinieri mantengono il più assoluto riserbo. Quel che resta del cadavere carbonizzato è stato ricomposto e trasferito presso l'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo. bc00135f2b164da0290bf5e789325af2