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Nel 2018 sono stati stanziati 937mila euro, con 388 imprese e associazioni finanziate e 17 iniziative e 10 convegni realizzati. Sono solo alcuni dei numeri dell'attività messa in campo nell'ultimo anno dalla Camera di commercio a favore del tessuto economico teramano, numeri che difficilmente in futuro potranno essere raggiunti se dovesse andare in porto la prevista fusione con l'Aquila. E' quanto scrive oggi Il Centro come resoconto della conferenza stampa tenuta ieri dai vertici della Camera di Commercio.
A tracciare il bilancio degli ultimi 12 mesi e le linee per il futuro il presidente dell'ente camerale Gloriano Lanciotti insieme ai componenti della giunta. «Grazie ai progetti che abbiamo messo in piedi e al lavoro di giunta e staff abbiamo potuto mettere in campo una somma importante che grazie all'effetto moltiplicatore, con l'abbattimento interessi che ha prodotto 816mila euro di finanziamenti, ci ha permesso di dare in realtà alle imprese del territorio ben 1.752.000 euro», ha detto, «non so se riusciremo a fare altrettanto dopo la fusione. Il percorso è in itinere, ma ci sono diversi ricorsi e proposte di riforma.
Se ci dovessero essere degli spiragli per fare un passo indietro lo faremo, perché non ci dispiacerebbe restare autonomi. In ogni caso, se fusione sarà, faremo pesare il ruolo economico della provincia di Teramo». Ma la fusione non è l'unico aspetto a destare preoccupazione nell'ente. Sul tavolo ci sono anche i paventati aumenti dei pedaggi autostradali, che per la Camera di commercio rappresenterebbero una vera iattura per imprese, cittadini e settore del turismo. «Se i sindaci dovessero decidere per una protesta rigorosa», ha aggiunto Lanciotti, «la camera di commercio di Teramo sarà al loro fianco». Polemiche a parte la conferenza stampa di ieri mattina ha messo in luce un ente che, nonostante i tagli del diritto camerale e l'incertezza sul processo di fusione, ha messo in campo importanti risorse a favore delle imprese. Oltre ai contributi mediante abbattimento dei tassi di interesse sui prestiti bancari l'ente ha infatti stanziato 89mila euro di contributi alle nuove imprese giovanili e alle imprese femminili per attività di investimento, finanziando 39 imprese.
Oltre 94mila euro sono invece andate a 42 imprese attraverso i contributi per la partecipazione a eventi fieristici internazionali, 114mila euro a 34 attività economiche della provincia rientranti nel cratere sismico 2016/2017 (a fronte di 211 istanze) e altri 142.565 euro sono stati stanziati per contributi alle attività economiche danneggiate dagli eventi calamitosi del gennaio 2017. Per quest'ultima misura il bando è stato aperto da poco e sono pervenute ad oggi 15 istanze. «Per i contributi per le aziende del cratere sismico», ha chiarito il vicesegretario generale Salvatore Florimbi, «le risorse sono quelle stanziate dal fondo di solidarietà camerale che ci ha assegnato in totale 284mila euro di cui 114mila ci sono stati dati subito. Rendiconteremo questo primo finanziamento e poi arriveranno gli ulteriori 170mila euro con i quali andremo a finanziare altre imprese. In totale dovremmo arrivare così a rispondere positivamente ad un centinaio di istanze». Concessi contributi anche per il turismo in bassa stagione, che hanno portato a 3.490 arrivi in più concretizzati in 10.470 giornate di presenza, conclude Il Centro.