Il presidente della Banca Popolare di Bari Marco Jacobini, lo ha detto chiaramente: «Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». L’assemblea della Popolare ha approvato l’aumento di capitale di 500 milioni entro i prossimi 5 anni. Di questi tra i 200 e i 240 saranno destinati all’acquisto del 70% delle azioni della banca Tercas. Il rimanente 30% dovrebbe essere acquisito dalle Fondazioni. E se le Fondazioni non ci saranno ha detto sempre il Presidente in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, «dovremo varare un aumento di capitale per dare a Tercas i mezzi finanziari necessari per riprendere a operare. Una volta che le perdite Tercas saranno appianate, grazie all’intervento di 280 milioni del Fondo Interbancario, parteciperemo all’aumento di capitale. Investiremo tra i 200 e i 240 milioni di euro, derivanti dal nostro aumento di capitale, per arrivare a detenere almeno il 70% della banca. Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». Poi parla dei conti della Tercas: «Ho trovato molte sofferenze, molte situazioni creditizie deteriorate. Un peccato. Perchè vi erano, e ci sono, tutte le condizioni per fare credito e creare valore per la banca». Insomma c'è ora il rischio piu' che concreto che Tercas venga snaturalizzata e che non sia piu' la Banca del Territorio. Anche la direzione dell'istituto sarà tutta di Bari, come è logico che sia, a Pilla non rimarrà altro da fare, se resterà in Tercas che ricoprire un altro ruolo. L’operazione entrerà nel vivo tra settembre e ottobre mentre adesso la Tercas dovrà deliberare l’aumento del capitale sociale. La Popolare di Bari potrebbe "prendersi" tutta la Tercas
Il presidente della Banca Popolare di Bari Marco Jacobini, lo ha detto chiaramente: «Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». L’assemblea della Popolare ha approvato l’aumento di capitale di 500 milioni entro i prossimi 5 anni. Di questi tra i 200 e i 240 saranno destinati all’acquisto del 70% delle azioni della banca Tercas. Il rimanente 30% dovrebbe essere acquisito dalle Fondazioni. E se le Fondazioni non ci saranno ha detto sempre il Presidente in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, «dovremo varare un aumento di capitale per dare a Tercas i mezzi finanziari necessari per riprendere a operare. Una volta che le perdite Tercas saranno appianate, grazie all’intervento di 280 milioni del Fondo Interbancario, parteciperemo all’aumento di capitale. Investiremo tra i 200 e i 240 milioni di euro, derivanti dal nostro aumento di capitale, per arrivare a detenere almeno il 70% della banca. Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». Poi parla dei conti della Tercas: «Ho trovato molte sofferenze, molte situazioni creditizie deteriorate. Un peccato. Perchè vi erano, e ci sono, tutte le condizioni per fare credito e creare valore per la banca». Insomma c'è ora il rischio piu' che concreto che Tercas venga snaturalizzata e che non sia piu' la Banca del Territorio. Anche la direzione dell'istituto sarà tutta di Bari, come è logico che sia, a Pilla non rimarrà altro da fare, se resterà in Tercas che ricoprire un altro ruolo. L’operazione entrerà nel vivo tra settembre e ottobre mentre adesso la Tercas dovrà deliberare l’aumento del capitale sociale.

