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Il Presidente Provinciale di CONFESERCENTI Teramo, Daniele Erasmi, commenta i risultati dell’indagine del Centro studi di Unioncamere nel primo trimestre dell’anno. I dati che emergono descrivono una realtà dura e difficile da affrontare soprattutto per alcune categorie. “Nonostante un accenno di ripresa, la situazione attuale è estremamente grave: il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito, la tendenza è quella di limitare i consumi e come si evince dai dati di Unioncamere il settore maggiormente penalizzato è quello del commercio al dettaglio, in particolare quello non alimentare che ha subito una flessione in negativo del 4,2%, seguito dal turismo con -4,1% e da altri servizi con un -3,9%. Anche il cibo vive un trend negativo con -3,4%- spiega il Presidente Provinciale Daniele Erasmi che continua- Una flessione dei consumi del -3,7% fa comprendere quanto il percorso che si preannunci erto e non privo di difficoltà, ma va affrontato con la grinta che contraddistingue la categoria dei commercianti e che deve far leva sulla compattezza e la forza del gruppo. In momenti con una congiuntura tale è ancora più importante, anzi vitale credere nell’associazionismo e combattere la battaglia della ripresa in modo coeso”. Dallo studio Unioncamere non emergono segni di ripresa almeno per il breve periodo e il mood generale tra gli imprenditori non è dei migliori, tanto che un 74% degli imprenditori ritiene che nel secondo trimestre proseguirà l’attuale trend negativo, un 8% attende una riduzione, mentre solo un 18% ha un approccio più ottimistico e auspica un incremento delle vendite in particole nei settori del turismo, dei supermercati e le imprese di grandi direzioni. In particolare a soffrire sono le imprese con meno di venti dipendenti che registrano un -4,5% e quelle delle regioni centrali con -5%; nel Mezzogiorno si è registrato un -4,2% mentre meno grave è la situazione al Nord con un -2,8% al Nord-Ovest e -2,5% al Nord-Est.