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economiaSembra perdurare la frenata impressa dal Covid alle chiusure. Infatti, confrontando l'andamento del periodo IV trim. 2020 - III trim. 2021 con quello IV trim. 2018 - III trim. 2019 si osserva una contrazione delle cancellazioni
che in regione ammonta a poco piu' di 2.100 movimenti (Italia: -80.000). Come gia' evidenziato in occasione di altri trimestri, si tratta di una platea di imprese che, dopo il periodo di grandi incertezze e difficolta' causate dalla pandemia, ha ripreso a lavorare o spera di poterlo fare al piu' presto. Un segnale di ripresa - rende noto il Centro Studi - viene dalle imprese artigiane che, dopo trimestri contrassegnati dal segno meno, con 298 iscrizioni e 241 cancellazioni, chiudono il trimestre con un saldo positivo di 57 unita'. Il tasso di crescita trimestrale si attesta sul +0,2% inferiore al +0,3% medio nazionale e il loro peso sul totale delle imprese
registrate si attesta sul 19,4%. L'aumento del numero di imprese, sia pure con intensita' diversa, contraddistingue l'andamento di tutte le province abruzzesi. A riportare il maggior aumento di imprese registrate in valore assoluto e' Chieti con 419 iscrizioni e 249 cancellazioni escluse quelle d'ufficio (saldo: +170 unita'), seguita da Pescara (iscrizioni: 377; cancellazioni: 241; saldo +149) e Teramo (298 iscrizioni e 192 cancellazioni; saldo: +106 imprese). L'Aquila vede un aumento del numero di aziende assai piu' contenuto (+76) determinato da 262 iscrizioni e 186 cancellazioni. E' Pescara a mostrare il maggior tasso di crescita trimestrale (+ 0,40%). Seguono Chieti (+0,38%), Teramo (+0,29%) e L'Aquila (+0,25%). A fine trimestre lo stock di imprese registrate e' di 45.218 unita' a Chieti, pari al 30,2% regionale, di 37.754 a Pescara, che corrisponde al 25,2% abruzzese, di 36.342 a Teramo (24,3%) e di 30.352 all'Aquila (20,3%). La quasi totalita' dei settori mostra incrementi anche consistenti su base trimestrale.