Dare alle micro piccole e medie imprese abruzzesi opportunità di crescita e sviluppo è la mission di FIRA. Una mission rafforzata dopo la fusione con l’altra società in house della Regione Abruzzo, Abruzzo Sviluppo.
Diverse sono state le misure licenziate negli ultimi 24 mesi e finalizzate a facilitare l’accesso al credito delle aziende con sede nella nostra regione. Misure verso le quali c'è stata una sorta di "corsa al finanziamento".
Con il presidente della Finanziaria Regionale,Giacomo D’Ignazio, abbiamo parlato del successo riscontrato dalle misure di FIRA e Regione Abruzzo presso i propri destinatari.
Presidente, una delle ultime misure gestite da FIRA è stata il Piccolo Prestito, se guardiamo alla rapidità con cui i fondi si sono esauriti, possiamo dire che si è trattato di uno strumento utile.
Gli strumenti finanziari utili sono quelli che incontrano le esigenze delle aziende.Il Piccolo Prestito è stato sicuramente uno di questi: è nato proprio con l’obiettivo di dare risposte immediate al bisogno di liquidità espresso dalle micro piccole e medie imprese abruzzesi.La misura prevedeva la concessione di prestiti a tasso zero da 10mila a 15 mila euro alle imprese abruzzesi
E come è andata?
Sono pervenute 451 istanze, 127 per la Linea A, che finanziava le imprese dei settori ristorazione e turistico-alberghiero, e 324 istanze per la Linea B, che finanziava, invece, tutti gli altri settori economici. Benché in origine questa Misura fosse stata pensata per agevolare, in particolare, le imprese del comparto turistico, le più duramente colpite dalla crisi pandemica degli scorsi anni, era prevedibile che sulla Linea B confluissero più domande, data la delicata fase congiunturale che stiamo attraversando, nella quale al Covid si è unito il conflitto Russia-Ucraina.Le richieste pervenute complessivamente ammontano a circa 6 milioni e 519 mila euro a fronte dei 5 milioni di dotazione del Fondo.Ora contiamo di dare una risposta rapida a tutti i beneficiari ammessi, gli Uffici di FIRA sono già a lavoro per predisporre tutti gli adempimenti necessari e far partire abreve la fase istruttoria di verifica dell’ammissibilità dei prestiti richiesti.
È di questi mesi anche la conclusione di RESTART FARE IMPRESA?
Si, proprio tra maggio e giugno siamo arrivati all’esaurimento anche del plafond stanziato lo scorso anno per le imprese e i professionisti con sede nell’era del cratere sismico 2009. Vale la pena ricordare che si trattava di circa 10 milioni di euro, completamente assegnati alle imprese che ne hanno fatto richiesta, previa istruttoria e valutazione, in meno di un anno. Anche qui si può parlare di unamisura utile per risollevare MPMI che a distanza di 14 anni ancora risentivano del dramma economico creato dal terremoto dell’Aquila. La tipologia di strumento si è rilevata all’altezza delle aspettative e necessità dei destinatari, infatti il progetto unico di investimento prevedeva come finanziabili sia le spese per l’acquisto di beni materiali e immateriali sia il capitale circolante, ossia più liquidità per pagare le fatture di energia e gas e permettere l’acquisto di materie prime per le proprie scorte.
Cosa prevede FIRA per il futuro delle imprese abruzzesi?
Il futuro prevede tanto lavoro per proporre nuove strumenti finanziari che consentano alle imprese di tutti i settori di affrontare il proprio presente e il proprio futuro. Solo qualche settimana fa insieme alla Regione Abruzzo abbiamo presentato una nuova misura, nata, come il Piccolo Prestito, dalla rimodulazione dei 10 milioni di euro inizialmente stanziati con la L.R. 9/2001. Si tratta diulteriori 5 milioni di euro per le micro piccole e medie imprese abruzzesi, messi a disposizione attraverso voucher finalizzati all’abbattimento dei tassi di interesse dei prestiti bancari oppure alla concessione di unabbuono dei premi di garanzia prestati dai Confidiregionali.Ogni azione che mettiamo in campo punta ad aiutare le aziende in difficoltà e facilitare il loro accesso al credito bancario.