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Nasce la Confindustria Pescara-Chieti e Teramo. Una fusione che darà vita alla territoriale più grande d'Abruzzo, che con un totale di circa mille iscritti assumerà rilievo e peso nazionali, almeno questo è l'obiettivo. La firma davanti al notaio ci sarà nella cerimonia solenne del 20 dicembre alla presenza del leader nazionale Carlo Bonomi, all'hotel Hermitage di Silvi Marina. "Questa fusione darà diritto di esprimere un rappresentante nel direttivo di viale dell'Astronomia, si legge in un articolo sul Messaggero. Obiettivo che il mondo delle imprese abruzzesi ritiene importantissimo per poter contare".
Si chiamerà Confindustria del Medio Adriatico la nuova associazione, si tratta però di incorporazione della territoriale teramana da parte di Pescara-Chieti.
A Pescara ci sarà la sede legale della Confindustria del Medio Adriatico: Teramo manterrà un ufficio distaccato. Nella prima assemblea congiunta, da convocare i primi giorni del prossimo anno, verranno eletti gli organismi dirigenti e la nuova presidenza. L'operazione è stata portata avanti da: Silvano Pagliuca, per Pescara-Chieti, e Lorenzo Dattoli per Teramo. La fusione  Pescara-Teramo porrà presto un problema di equilibri interni, nel rapporto fra asse costiero e aree interne, visto che lo sbilanciamento al momento è sicuramente verso la costa. Per Teramo capoluogo non è una bella notizia. Dopo la Camera di Commercio anche la Confindustria lascia il capoluogo...sempre più poverello di enti e di centralità. Non poteva essere che questo il destino di una città cancellata da anni da ogni tipo di attrattività rispetto a Pescara e L'Aquila. Oggi possiamo dire che ha maggiore considerazione la costa teramana che il capoluogo.
 
Nella foto: in alto a destra Dattoli e sotto: Pagliuca