Combattere le disuguaglianze sociali educando famiglie e giovani meno abbienti al risparmio. È questa una delle finalità dei due progetti messi in campo da enti del Terzo settore e Fondazioni bancarie - tra cui Fondazione Tercas Teramo - il cui studio, condotto dal professor Loris Vergolini, dell'Università di Bologna, è pubblicato dall'Uvi (Ufficio valutazione impatto) sul sito del Senato. Il primo dopo la ripresa dell'attività di questo particolare ufficio di Palazzo Madama nato per studiare l'impatto delle leggi sulla società. Si tratta di due sperimentazioni condotte, una su giovani che devono cominciare la scuola media e un'altra su studenti universitari. Sulla base di quella che è l'esperienza degli Stati Uniti, in Italia sono partiti due progetti che si chiamano "Percorsi" e "Will". Per quanto riguarda il primo, è stato realizzato dall'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo ed è un programma di risparmio incentivato che ha come obiettivo sostenere l'iscrizione e il completamento degli studi terziari di studenti e studentesse iscritte agli ultimi anni delle scuole secondarie superiori e provenienti da famiglie a basso e medio reddito (Isee massimo 15.000 euro) dell'area metropolitana di Torino. Studenti e fa-miglie che accedono al programma si impegnano a risparmiare ogni mese dai 5 ai 50 euro. E il risparmio ottenuto è moltiplicato per 4. Nel caso in cui una famiglia riesca a risparmiare, ad esempio, 2.000 euro nei 6 anni di durata del programma, riceve alla fine 8.000 euro, che, aggiunti ai 2.000 euro risparmiati, costituiscono una cifra «complessiva sufficiente a coprire le spese collegate al percorso di laurea almeno per quanto riguarda il primo ciclo per uno studente in sede».
Il programma di risparmio incentivato ha come obiettivo di sostenere l'iscrizione e il completamento degli studi di ragazzi degli ultimi anni delle scuole secondarie superiori di famiglie a basso e medio reddito. Inoltre, a giovani e famiglie viene fornita un' educazione finanziaria «o coaching» per aumentare, nei partecipanti, «la conoscenza dei principali strumenti finanziari, la capacità di pianificazione finanziaria e sostenere i comportamenti di risparmio». La seconda sperimentazione è "Will-Educare al futuro". È un progetto, si legge sul sito del professor Vergolini, che nasce dalla collaborazione di un ampio numero di enti del Terzo Settore operanti in 4 aree del paese (Torino, Firenze, Teramo e Sud Sardegna) e finanziato dall'impresa sociale. "Con i Bambini" e da 4 Fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Banco di Sardegna e appunto Fondazione Tercas Teramo). Il fine, si spiega nello studio che l'Uvi, pubblicandolo, mette a disposizione del legislatore, è quello «di attuare e testare un programma di risparmio incentivato finalizzato a contrastare la povertà educativa durante la scuola secondaria». Il target sono bambini e bambine di 10 e 11 anni che si devono iscrivere in I media (soglia Isee 17.500 curo). 11 programma offre l'apertura gratuita di un «salvadanaio digitale, connesso a un conto corrente e gestibile attraverso un' app».