Sarà il brand "Anna Virgili" ( c'è già un puntoi vendita al centro commerciale Gran Sasso) a rilevare i locali di Poker in piazza Martiri a settembre, il tempo dirà, se la scelta sarà stata quella giusta o meno. Perchè il problema non è solo che il commercio è cambiato, con l'avvento dei social ma che Teramo non è più "appetibile" e nessuno pensa più di aprire attività di qualità in un centro che non esiste più. Con la chiusura dei tre punti vendita di Poker, altre attività si stanno programmando alla chiusura come annunciato già dalla gioielleria Francia e dal negozio di calzature Balducci. A seguire le stesse sorti della famiglia Sfoglia, arriverà anche Osvaldo di Teodoro, col suo negozio di intimo Rosval Shop (da 43 anni in via Capuani), che dice al Messaggero oggi: «Sto programmando una chiusura oppure anche una gestione». Manca una politica di rilancio, manca una politica propositiva, manca la politica comunale che ha fallito in questi sei anni di amministrazione, la cui priorità è stata quella di "rivitalizzare il centro" con concerti e faste. I risultati si vedono. E non è solo una questione di cambio generazionale.