Folta folla di operai a braccia conserte davanti ai cancelli della Industrialesud di Sant'Atto, in attesa del tavolo regionale che si terrà oggi in tarda mattina a Pescara per prendere provvedimenti riguardo le numerose vertenze a IMR Industries.
"Lo scopo" annuncia la CGIL per bocca del segretario Giampiero Dozzi "è quello di spostare il livello d'interesse sul piano ministeriale."
A far scattare l'allarme è il modus operandi messo su dall'IMR, che stando al quadro sindacale, assorbirebbe aziende fallimentari per rincovertirle e spostare altrove le linee di produzioni. "Il sito teramano, un sito altamente produttivo, ne risulta depaurato perchè usato solo per le formazioni operaie."
Una tale politica gestionale, secondo i rappresentati sindacali, metterebbe a rischio non solo il capitale umano, ma lo stesso tessuto economico regionale. "La presa in carico del Ministero è necessaria per raggruppare e tenere sotto controllo l'andamento di tutte le sedi IMR distribuite sul territorio nazionale."
Ad accogliere e sostenere le proteste degli operai dell'Industrialesud Teramo le stesse istituzioni. "Cercheremo di mediare l'interrogazione con il ministro" afferma il Presidente della Provincia Camillo D'Angelo "affinchè possa raccordare la società ed evitare che i tagli colpiscano solo l'Abruzzo"; il consigliere regionale Dino Pepe, da parte sua, si appella all'Assesore Magnacca "la priorità per noi è tutale gli oltre 500 lavori di IMR Teramo: ci sono tantissimi giovani."
Un incontro è stato rinconvocato per le 14:00 di oggi, ancora davanti ai cancelli dell'Industrialesud, per diffondere gli aggiornamenti post-tavolo.
Eugenia Di Giandomenico