VIDEO / NASCE CONFINDUSTRIA "GRAN SASSO". E I GIOVANI ANTICIPANO LA FUSIONE REGIONALE DEL 2015
Credito e banche, ambiente ed energia, dialogo con le istituzioni e l’università, formazione, merito. Sono questi gli obiettivi del neo Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Gran Sasso, nato dall’unione operativa dei gruppi già attivi all’interno di Confindustria L’Aquila e Confindustria Teramo. Ieri, in assemblea, sono stati eletti il Consiglio Direttivo e il Presidente, Giammaria de Paulis, già a capo del Gruppo GI di Teramo. Del Consiglio direttivo fanno parte Guido Arista, Antonella Ballone, Giammario Cauti , Quirino Crosta, Angelina Coletta, Incoronata D’Amico, Giovanna De Dominicis, Gianluca Di Francesco, Roberto Di Sante, Simone Fioravanti, Francesco Gravina, Francesco La Vella, Marco Marinucci, Marco Milanesi, Alfredo Nepa, Michela Pacione, Stefano Panella, Renato Piccioni, Giacomo Sorbi, Laura Tinari.Con l’elezione di Presidente e Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Gran Sasso, come annunciato nei mesi scorsi, è stato avviato formalmente e di fatto il processo di aggregazione delle due associazioni territoriali (Confindustria L’Aquila e Confindustria Teramo) in un unico organismo (Confindustria Gran Sasso) che si pone l’obiettivo di offrire più strumenti alle imprese rappresentate nei rispettivi territori (circa 700 aziende). Le due associazioni continueranno ad integrare le proprie strutture e i propri servizi fino alla completa e fusione prevista entro la fine del 2015.Il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Gran Sasso, Giammaria de Paulis, ha illustrato ieri in assemblea i dettagli del programma che lo vedrà impegnato insieme al Consiglio Direttivo per i prossimi due anni . «Alla luce dei cambiamenti che nei prossimi mesi investiranno le province di Teramo e L’Aquila - ha detto de Paulis - è necessario creare un solido canale di comunicazione con le principali istituzioni del territorio al fine di intensificarne i rapporti. Dovremo identificare i principali interlocutori con cui confrontarci per dialogare su tematiche di interesse imprenditoriale quali l’energia, il turismo, il credito, l’ambiente e le infrastrutture. Dovranno essere intensificati anche i rapporti con le banche allo scopo di evidenziare le esigenze e le problematiche che i giovani hanno nell’avvio di nuove imprese». Sui rapporti con le università, Giammaria de Paulis ha sottolineato la necessità di «un’azione sinergica, non solamente di facciata, tra Giovani Imprenditori e mondo accademico. Le università e la ricerca possono essere una fonte inesauribile di idee e risorse umane di alto profilo pronte ad essere affiancate nelle nostre aziende. L’inserimento e il contatto con giovani ricercatori ci permetterà di far sviluppare o far nascere imprese innovative».Per quanto riguarda ambiente ed energia, il presidente dei GI di Confindustria Gran Sasso li ha definiti «elementi imprescindibili per qualsiasi attività imprenditoriale. A tale scopo sarà necessario concretizzare importanti iniziative di sensibilizzazione cercando di individuare ogni utile azione che permetta di stimolare la cultura del ricorso a forme di energia alternative con investimenti nell’ambiente e per l’ambiente».Tra gli obiettivi principali del programma, quello che intende diffondere attraverso iniziative specifiche lla cultura d’impresa e del merito all’interno delle scuole superiori e delle università «al fine di orientare i giovani e i giovanissimi verso la creazione d’impresa e il mercato del lavoro». «Il nostro compito – ha detto de Paulis – è quello di puntare a creare nuovo lavoro o spingere i giovani a crearselo. In questo, noi Giovani Imprenditori dobbiamo avere un ruolo di proposta e di sperimentazione continua».«Assumere oggi la nuova Presidenza del Movimento dei Giovani Imprenditori del Gran Sasso, in un momento così difficile per le nostre economie - l’auspicio finale del presidente De Paulis -, è un impegno delicato, ma al tempo stesso stimolante per le sfide che siamo chiamati ad affrontare, prima fra tutte quella della fusione delle compagini territoriali».
GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)