Un’opportunità senza precedenti per l’industria green italiana e, in particolare, per l’Abruzzo. Renexia, la società del gruppo Toto attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato la realizzazione di una grande fabbrica dedicata alla produzione di turbine eoliche offshore. L’impianto, che promette fino a 3.000 posti di lavoro diretti e indiretti, sarà destinato a servire due dei principali mercati strategici dell’azienda: la Sicilia e gli Stati Uniti.
“È possibile realizzare l’eolico offshore galleggiante e dobbiamo farlo. Questa tecnologia sfrutta venti più forti in alto mare, permettendo di produrre energia con un investimento iniziale contenuto”.
Così Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, ha evidenziato le notevoli opportunità dell’eolico offshore galleggiante per l’Italia intervenendo agli Stati Generali dell’Energia di Forza Italia, tenutisi a Roma nella Sala della Regina della Camera dei deputati.
Un esempio è il progetto Med Wind di Renexia, a 80 km dalla Sicilia, che vede protagonista la società del gruppo industriale Toto, che potrà coprire il 3% del fabbisogno energetico nazionale con un impatto ambientale e paesaggistico “quasi nullo grazie alla sua posizione in alto mare”.
“Per sviluppare una solida filiera nazionale dell’eolico offshore – ha continuato il dg di Renexia -, è necessaria una tariffa incentivante simile a quella per il fotovoltaico. Il decreto FER 2 propone un investimento di circa 6 euro all’anno per utenza, una cifra contenuta”.
Per creare una filiera robusta servono almeno 15 GW – ha spiegato ancora Toto – . Questo è cruciale per la sicurezza energetica e per generare un significativo giro d’affari. L’allaccio degli impianti non deve gravare sugli oneri di sistema (che scadranno entro il 2031/2032) e sarà necessario prevedere l’obbligo di utilizzo di risorse umane locali per i beneficiari delle tariffe”.
“L’esperienza di Renexia negli USA con US Wind, con 1,7 GW autorizzati, dimostra la fattibilità degli investimenti. Se l’Italia raggiungesse 15 GW, si potrebbero investire circa 60 miliardi di euro, con 15 miliardi di gettito IVA e la creazione di migliaia di posti di lavoro, come quelli che potrebbero essere creati con la fabbrica di turbine eoliche che dovrebbe essere avviata in Abruzzo e su cui Renexia si sta confrontando con l’Amministrazione Regionale”, ha concluso il manager.