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Una sentenza del Giudice del Lavoro di Teramo, Dottoressa Daniela Matalucci, ha riconosciuto la condotta antisindacale della Cisalfa Sport spa. Il pronunciamento arriva a seguito del ricorso presentato dalla Filcams Cgil di Teramo, assistita dagli avvocati Luca Scarpantoni, Carlo De Marchis Gomez e Silvia Conti. La vicenda risale alla fine del 2024, quando Cisalfa aveva comunicato la chiusura del punto vendita all’interno del Centro Commerciale Gran Sasso di Teramo e il contestuale trasferimento dei dipendenti presso altri negozi del Lazio, principalmente a Roma. Per il sindacato, si trattava di «licenziamenti indiretti», camuffati da trasferimenti. Di fronte all’assenza di dialogo con l’azienda, la Filcams Cgil aveva proclamato uno sciopero nel dicembre 2024. In risposta, la società sospese i lavoratori e anticipò la chiusura del negozio. Una scelta definita dal sindacato «irrispettosa e indegna», sia verso chi per anni aveva garantito utili all’azienda, sia nei confronti del territorio che ospita il centro commerciale. «Sapevamo di avere ragione – dichiara il segretario provinciale Vincenzo Quaranta – insieme a lavoratrici e lavoratori abbiamo ribadito con forza che quanto stava accadendo non era giusto. Abbiamo provato prima con il dialogo, poi con lo sciopero: avevamo ragione e ora c’è una sentenza a confermarlo. È un messaggio chiaro a chi pensa che il profitto possa valere più della dignità delle persone». La sentenza rappresenta un importante precedente sul fronte dei diritti sindacali e del contrasto ai trasferimenti forzati utilizzati come strumento di pressione occupazionale.PHOTO-2024-12-22-09-37-56.jpg