Nel corso del 2025 le dinamiche congiunturali dell’economia abruzzese sono rimaste sostanzialmente stabili, con un quadro di crescita moderata ma diffusa. Secondo l’indicatore ITER della Banca d’Italia, nel primo semestre l’attività produttiva regionale è aumentata di circa lo 0,6%, in linea con l’anno precedente e con l’andamento del PIL nazionale.
INDUSTRIA: FARMACEUTICO IN FORTE ESPANSIONE, ANCORA DEBOLE L’AUTOMOTIVE
Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere del Mezzogiorno si è stabilizzato sui livelli minimi raggiunti durante la crisi energetica del 2022. In Abruzzo, il settore automotive ha registrato un nuovo calo nella produzione di veicoli commerciali leggeri, con effetti negativi sull’export regionale. Tuttavia, la flessione è stata ampiamente compensata dalla crescita delle esportazioni di prodotti farmaceutici (+68%), oltre che dal contributo positivo dei comparti macchinari, gomma e plastica, minerali non metalliferi e alimentare.
Dall’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di imprese manifatturiere con più di 20 addetti emerge una sostanziale stabilità del fatturato nei primi tre trimestri del 2025, con previsioni di miglioramento per la fine dell’anno e per l’inizio del 2026. Gli investimenti sono stati leggermente rivisti al rialzo, ma il clima di incertezza geopolitica e le tensioni commerciali internazionali frenano la propensione a nuovi impegni di spesa.
COSTRUZIONI E MERCATO IMMOBILIARE IN RIPRESA
Il settore delle costruzioni ha beneficiato del forte impulso derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha sostenuto in modo significativo l’edilizia pubblica, compensando il rallentamento dell’edilizia privata dovuto alla rimodulazione dei bonus fiscali.
Sono inoltre proseguite le attività di ricostruzione nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-17, contribuendo alla crescita del comparto. Sul fronte immobiliare, il miglioramento delle condizioni di finanziamento ha favorito un aumento delle compravendite (+10,4%) rispetto al 2024.

TERZIARIO E TURISMO: CONSUMI IN TENUTA, ARRIVI IN FORTE AUMENTO
Nel terziario, il commercio ha segnato una debole espansione, sostenuta dalla tenuta dei consumi delle famiglie (+0,7%). Decisamente più dinamico il turismo, con un incremento dei flussi del +18,6% nei primi nove mesi del 2025, trainato sia dai visitatori italiani che da quelli stranieri. Buoni segnali anche dal comparto dei trasporti, che ha mantenuto livelli di attività stabili.
OCCUPAZIONE IN CRESCITA E REDDITI IN RIPRESA
Nel mercato del lavoro è proseguita la fase espansiva: gli occupati sono aumentati del +2,5% nella media del semestre, soprattutto tra i lavoratori autonomi e nel comparto edile. È salito al 67,1% il tasso di attività, mentre la disoccupazione è scesa al 7,2%. Tuttavia, alcune difficoltà industriali hanno comportato un forte aumento del ricorso alla cassa integrazione (+169% le ore autorizzate).
Il buon andamento dell’occupazione ha sostenuto i redditi delle famiglie, cresciuti in termini reali del +2,2%, nonostante un’inflazione ancora superiore rispetto al 2024.
CREDITO E RISPARMIO: RIPRESA DEI PRESTITI, CALANO I DEPOSITI
Nel comparto finanziario, i prestiti alle imprese sono tornati a crescere, seppure lievemente (+0,4% a giugno 2025), trainati dalle aziende di maggiori dimensioni. I prestiti alle famiglie hanno registrato un incremento più consistente (+3,1%), grazie alla ripresa dei mutui e del credito al consumo.
La qualità del credito bancario è migliorata, in particolare per le imprese più grandi e per il settore delle costruzioni.
I depositi bancari hanno invece mostrato un rallentamento, dovuto alla contrazione dei conti correnti e dei depositi a risparmio, mentre è aumentata la quota di attività finanziarie in titoli, salita al 30,2% del portafoglio complessivo di famiglie e imprese.

