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Screenshot_2025-12-19_alle_11.30.49.pngIl Gruppo Amadori presenta la Relazione di Sostenibilità 2024, che fotografa un anno di consolidamento strategico e di azioni concrete per integrare la sostenibilità nel modello di business e creare valore nel lungo periodo. Quinta edizione del report, è la prima redatta secondo i criteri degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), anticipando gli obblighi della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e introducendo l’analisi di doppia rilevanza, che valuta impatti ambientali e sociali insieme agli effetti economico-finanziari.

Al centro della strategia resta la cultura di filiera, pilastro del modello Amadori e leva per una nutrizione sempre più sostenibile e accessibile. Le filiere premium – da Il Campese a Qualità 10+ e Amadori BIO – confermano l’impegno sul benessere animale e sull’eliminazione degli antibiotici, con una riduzione complessiva del 97,8% nell’allevamento del pollo e del 93,9% in quello del tacchino rispetto al 2011. Un percorso che rafforza la qualità dei prodotti e la fiducia dei consumatori.

Sul fronte ambientale, il Gruppo ha proseguito nel miglioramento dei sistemi di gestione, ottenendo nel 2024 la certificazione UNI EN ISO 50001 per lo stabilimento Avicoop di Santa Sofia, che si aggiunge ai siti di Cesena e Mosciano Sant’Angelo. Cresce anche l’attenzione all’energia: il consumo da fonti rinnovabili registra un +72% rispetto all’anno precedente.

La sostenibilità sociale rappresenta un ulteriore asse strategico. Con il 27% dei collaboratori di origine straniera e oltre 80 nazionalità presenti, Amadori si conferma un modello di integrazione, investendo in sicurezza e formazione, con più di 64mila ore dedicate nel 2024. Avviato inoltre il percorso verso la certificazione per la parità di genere, che ha già portato Gesco SCA a ottenere la UNI/PdR 125:2022.

Nel corso dell’anno è stata rafforzata anche la governance, con la nascita della funzione Innovation & ESG, del Sustainability Committee e dell’ESG Team, per integrare in modo strutturale i temi ESG nel Piano Strategico del Gruppo.
«La cultura di filiera è il nostro elemento distintivo e la sostenibilità un’opportunità per creare valore a lungo termine», sottolinea l’AD Denis Amadori. «Con il Piano ESG 2030 e il nuovo modello di governance vogliamo guidare l’evoluzione della filiera agroalimentare verso una nutrizione sempre più sostenibile e accessibile».