Locali ex Oviesse, a Teramo. Il presidente comunale di Confesercenti, Giancarlo Da Rui, chiede lumi sul bando sull’affidamento in scadenza domani, 12 febbraio.Bando di gara che, come noto, prevede l’assegnazione in affitto pluriennale dei locali al piano terra e seminterrato  dello stabile del Cine-teatro Comunale ex Oviesse. Confesercenti vuole sapere che il Comune abbia tenuto conto di quanto stabilisce l’attuale  piano urbano commerciale ( PUC ) in vigore. Ossia che nell’area del centro storico cittadino ci sia un limite massimo di 600 (seicento ) mq per le nuove aperture commerciali. Confesercenti mette in evidenza “che dal momento dell’approvazione del PUC nei primi anni del 2000 a seguito di questo limite, ci furono casi in cui furono negate autorizzazioni all’esercizio. Ad esempio il caso dei locali ex Olimpic Vende Moda a piazza Verdi dove la proprietà fu costretta a dividere la superficie in due unità commerciali; oppure, altro esempio, il caso dei locali della Profumeria Iris al piano terra dell’ex cinema Apollo alla quale fu imposto oltre un mese di chiusura fino a che non avesse ridotto la superficie commerciale entro il limite dei 250 metri quadrati, cedendo ad uso pubblico il porticato di pertinenza. “Nella fattispecie dell'ex Oviesse", fa notare Confesercenti, la superficie commerciale di questi locali messi a bando è di circa 2.500 mq, superiore a livello esponenziale al limite stabilito dal PUC". E inoltre: "Non vi è stata continuità di esercizio aziendale tramite il subentro immediato di altra ditta alla cessazione dell’Oviesse, essendo sotto gli occhi di tutti che quei locali sono dismessi da qualche anno”. Conclude Da Rui: “A seguito di quanto esposto, a meno che la normativa non sia stata cambiata ( per quanto ci è dato sapere ci risulta di no ),  come è possibile che l’amministrazione comunale di Teramo possa essere protagonista di una simile iniziativa e promuovere un atto contro una normativa di cui essa stessa ne deve essere il tutore?”. GUARDA IL SERVIZIO