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 NASTRO.jpgArrivati! Finalmente, sono arrivati i 20 chilometri di nastro tricolore, destinato a garantire il rifornimento per le inaugurazioni dei prossimi mesi. La “Gianguido srl”, nota impresa teramana, leader in Italia nel settore “Annunci, proclami e inaugurazioni”, ha infatti portato nei magazzini del Comune il megarotolo tricolore, necessario a dimostrare, sforbiciando a raffica, che questi quattro anni di poco o niente erano solo un trucco, perché in realtà la Giunta sta facendo moltissimo.
E si sa, chi fa… inaugura.
Anche se si tratta di un marciapiede, un lampione, l’apertura di un cantiere o magari una panchina… c’è sempre un motivo per tagliare un nastro.
E poco conta che non ci sia nessuno ad assistere, tanto quella che conta è la foto su Facebook. Più nastri …più foto …più possibilità che qualcuno ci creda davvero, che questa Giunta ha fatto qualcosa.
Prendete per esempio quello che succederà oggi, alle 10, a Villa Ripa.
Non lo sapete?
Ve lo dico io.
Anzi: ve lo dice il Sindaco, visto che adesso - benché abbia due addetti stampa e un nutrito staff - gli inviti li fa di persona
Eccolo: « Carissimi,
sono giunti a termine i lavori di adeguamento sismico, energetico, impiantistico e funzionale della scuola dell’infanzia di Villa Ripa, la prima scuola inserita nella "Ordinanza Teramo".
Restituiremo alla frazione una scuola pronta ad ospitare i piccoli studenti nella massima sicurezza, inaugurando un anno scolastico che rappresenta una nuova ripartenza non solo dal punto di vista strutturale dell’edificio ma anche alla luce della nuova fase che ci apprestiamo a vivere dopo che la pandemia ha privato, per troppo tempo, i nostri ragazzi di quella normalità di cui ci stiamo riappropriando”.

Questo dice la “Gianguido srl”.
E questo racconteranno, tra tagli di nastro e foto.

Quella che leggo io, è un’altra storia. E’ la storia non della “prima” scuola ristrutturata, ma dell’unica fino ad oggi, a cinque anni dal terremoto. Una scuola, quella di Villa Ripa che, prima della chiusura ospitava - se non ricordo male - una quindicina di bambini, un numero che tradotto in presenze reali medie (i bambini così piccoli, hanno alti tassi di assenza) significa una decina di bambini. Se parlate con un esperto, vi dirà quanto sia educativamente inefficace una scuola dell’infanzia con questi numeri.
Sempre che a Villa Ripa ci siano ancora 15 bambini da iscrivere.
Forse, se proprio volevano tagliarlo quel nastro, avrebbero potuto farlo per inaugurare un edificio destinato alle attività sociali della frazioni.
Ma una scuola fa più notizia.

E infatti, sabato prossimo si replica a Piano d'Accio, con l'asilo (pare solo quello, perché la scuola non sarebbe pronta).

Tutti in posa per la foto, arrivano le forbici.

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