Il calcio. Il Teramo. Lo stadio. Il Comune. Iachini. E tante, troppe parole. Nel continuo tentativo di nutrire la sua immagine, per lanciare una campagna elettorale che continua ad essere fatta di foto più che di risultati, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto divide un’altra volta la stampa in figli e figliastri. Così, nel rispondere alla SSD Città di Teramo, che nel dopo partita di Mosciano aveva sollevato il “caso” del Bonolis - notizia riportata prima tra tutti da Certastampa - e nel replicare al presidente Rastelli, che aveva ribadito a Rete8 le stesse richieste - anche in questo caso riprese da Certastampa - D’Alberto sceglie solo un paio di testate a stampa. Evidentemente, pur avendo due addetti stampa a disposizione, uno dei quali preso nello staff e utilizzato proprio per la celebrazione del culto della personalità, D’Alberto ha deciso di non diffondere la notizia a tutti, e soprattutto a chi ne aveva scritto per primo. Nessun problema, anche perché non c’è alcuna notizia in realtà. D’Alberto infatti rivela, solo a due quotidiani, che oggi avrà un incontro con la squadra. Appunto, una non notizia… visto che l’unica persona con la quale dovrebbe parlare è Iachini, che dello Stadio è gestore legittimo, ma con Iachini non parla - e lo ammette - perché c’è un arbitrato in corso (che peraltro c’è già costato trentamila euro), e sarà l’arbitraro a definire la questione. E allora perché il Sindaco incontra la SSD? Che senso ha l'incontro sul problema dello Stadio, se non partecipa l'unico che può risolverlo? Di che dovranno parlare D'Alberto e De Baptistis? Anzi: di che "potranno" parlare, a parte scattare poi la solita foto per ì social, con il Sindaco che sorride e promette? Ma in fondo, non conta. L’importante per il Sindaco è che si scriva che lui “vuole riportare la squadra al Bonolis”, perché quello che conta davvero non è il campionato di Promozione che finisce il 16 aprile, ma quello elettorale che finisce a maggio.