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LogoteamAnche se, con il conosciuto sistema del “dissimulare e negare” la Teramo Ambiente finge che il “licenziamento” degli undici interinali sia un problema quasi trascurabile, in realtà la cosa ha assunto i contorni di un’evidente passo falso del management, trovatosi all’improvviso a gestire una situazione non prevista, con ripercussioni evidenti sulla raccolta, visto che gli undici “licenziati” per fine contratto erano tutti impegnati nel porta a porta. E fa sorridere anche leggere oggi, sulle cronache di un foglio locale, un virgolettato del presidente Saccomandi:  «L'impiego degli undici operatori serviva a coprire ferie e il periodo delle manifestazioni natalizie», dice Saccomandi, «non poteva essere prorogato perché avrebbe creato una continuità di servizio e un rapporto a titolo definitivo», come a dire che un lavoro di un paio di settimane (manifestazioni natalizie e ferie) se prorogato avrebbe creato un rapporto a titolo definitivo? 

Ma quando?

Ma dove?

Ma come?

La legge prevede limiti chiari, anche sulla trasformazione automatica di un contratto interinale in assunzione, che scatta solo con più di 5 proroghe in 36 mesi, non con il rinnovo dopo una sostituzione natalizia.

La verità è che la TeAm era arrivata al punto di non poter più prorogare quegli interinali, così come avrebbe sottolineato, con un richiamo efficace, la segretaria comunale.

Quindi, questi undici interinali rimasti senza lavoro sono l’immagine vivente di una figuraccia, anzi: di undici figuracce della Teramo Ambiente, evidentemente incapace di programmare un evento più che prevedibile.

E pensare che la stessa TeAm può anche vantare, dal 19 aprile, l’aiuto di un consulente ad hoc, un “consulente nella gestione del personale”, che ha tra i propri compiti anche quello di offrire “consulenza per la pianificazione di assunzioni agevolate, budget del personale, procedure di incentivi all'esodo, pareri e calcolo prepensionamenti”.

Insomma, un consulente esterno che deve pianificare tutta la gestione del personale, magari per evitare proprio che si verifichino situazioni come questa del ritrovarsi all’improvviso con undici persone in meno.

Un incarico di consulenza che la TeAm paga la bellezza di 250 euro al mese. Sì, solo 250 euro… ci sta che qualcosa possa sfuggire, con uno “stipendio” così è difficile pensare che sia l’impegno più importante di quel consulente. Solo 250 euro…, cinque volte meno di quello che la stessa TeAm ha deciso di spendere ogni mese per un consulente esterno per la comunicazione. Ognuno, in fondo, sceglie le sue priorità…

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