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C’è una vecchia teoria politica, secondo la quale il “creare disagio ai cittadini con un cantiere, porta voti”. Funziona più o meno così: il cittadino s’incazza per il disagio, ma capisce che lo si deve al fatto che stanno lavorando per migliorare la città. Quindi, gli passa l’incazzatura e vota a favore.
Credo che sia questo il “progetto politico” della Giunta D’Alberto, visto che si sta particolarmente impegnando nel creare disagi ai cittadini, aprendo cantieri a raffica.
Quello che sfugge, al Sindaco e ai suoi, è che quella teoria funziona solo se sì è lontani dalle elezioni, perché sotto elezioni i cantieri assumono tutto un altro valore: creano disagio lo stesso, i cittadini si incazzano lo stesso… ma si sentono anche presi per i fondelli, visto che si rendono conto perfettamente che, dopo NON AVER FATTO NULLA PER CINQUE ANNI, all’improvviso non si possono aprire decine di cantieri a DUE MESI DALLA ELEZIONI. Così, d'embleè, ti svegli una mattina e trovi un altro cantiere. L'ordine del sindaco, del vice sindaco e dei fidati Filipponi e Core è “far vedere che qualcosa si muove sotto elezioni” ma così non è. E’ solo fumo negli occhi, un pietoso e tardivo tentativo di “far vedere” un’attività che non esiste. Per rendersi conto di quello che sta accadendo basta andare alla Gammarana, dove a parte un mucchietto di terra spostata da una parte all'altra, non ci sono tracce di lavori nel cantiere del complesso Acquaviva, che doveva interessare la pista di pattinaggio. C'è il cantiere, il tempo della riconsegna è concluso e siccome non si vedono i soldi (testuali parole ci sono stati riferite dal responsabile dell'appalto) i lavori non vanno avanti, stessa cosa per l'area camper recintata, anche qui, cantieri aperti… ma lavori fermi… ma il paradosso è quello che accade a Villa Mosca. Questa mattina l'impresa Di Stefano di Basciano ha recintato l'area (l'unica che c'è) del parcheggio davanti alla chiesa, che resterà chiuso fino a quando non sarà realizzata la nuova piazza (almeno tre anni ci dicono gli unici due operai che stamattina si trovano nella zona).
Tre anni.
Dunque in attesa di una piazza, che dovrebbe nascere tra tra tre anni ma che prende il via DUE MESI PRIMA DELLE ELEZIONI, in una strada CHE ASPETTA L’ASFALTO DA ANNI, i villamoscoviti hanno perso l'unico parcheggio di via Micozzi, necessario anche per la chiesa. Da domani via alle auto, ai camper e alla ricarica elettrica appena installata (altra dimostrazione di lungimiranza, ma tanto anche quella serviva solo per “far vedere”). 
Ridevano di questo anche gli operai stamattina.
Col cantiere, sono andati persi anche quei posti auto "al volo" su via della Resistenza, che servivano ai clienti dei nei negozi come la panetteria e il tabaccaio-edicola.
Un sentito ringraziamento al vicesindaco, nonché residente…Giovanni Cavallari.

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