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 Schermata_2023-11-18_alle_08.33.59.pngNella Teramo dell’era D’Alberto, la democrazia è un concetto particolare.
E’ un’idea di partecipazione per il gusto di partecipare.
Una democrazia decoubertiana: «L’importante non è decidere, ma partecipare».
Un concetto che oggi l’assessore Filipponi, nella tradizionale intervista di fine settimana al “Centro”, spiega con grande chiarezza: «Non ci sarà alcun annullamento del Pums o della delibera che ne ha approvato la bozza…».
Chiaro no?
Si potranno fare tutte le riunioni possibili, tutti gli incontri possibili, tutte le petizioni possibili, ma …«Non ci sarà alcun annullamento del Pums o della delibera che ne ha approvato la bozza…».

Il Comune va avanti. 

Senza fermarsi. 

Con qualche aggiustamento forseo (e sempre “democraticamente” gli aggiustamenti saranno quelli che decideranno loro in Giunta, non quelli che chiederanno i cittadini e i commercianti… ), ma si va avanti.

Non si annulla.

Si approverà alla fine dei trenta giorni.

Con buonapace di tutti i commercianti, anche del dichiarato “supporter gianguidiano” Topitti, di Confesercenti, che scrive «Se PUMS deve essere PUMS sia , ma come deve essere nei modi e nei tempi lo decidono le categorie interessate: commercianti e operatori economici del centro storico, cittadini residenti, di concerto con le associazioni di categoria tutte, e naturalmente il Comune. Nel frattempo il PUMS proposto lo rimandiamo al mittente nella sua integrità».

E invece, no.
Non si rimanda niente al mittente.

E le richieste dei commercianti non contano.
Si va avanti.

Parola di Filipponi: non si può «fermare un percorso che può solo fare bene a Teramo perché si inserisce sulla linea degli obiettivi europei anche in termini di equità sociale. Il Pums, fra le altre cose, ci consente di accedere a finanziamenti importanti per investire sulla città ad esempio con nuovi impianti di illuminazione, pensiline degli autobus, asfalti, corsie ciclabili…»

Pensiline degli autobus?

Ma come, non le avevano già ordinate?

Eppure, in uno dei tanti annunci gianguidici, a febbraio del 2022, cioè 21 mesi fa, con grande enfasi, proprio sul Centro (leggi QUI) si sbandieravano proprio le pensiline intelligenti… e adesso si scopre che se non passa il Pums non si possono fare?

E anche per gli asfalti… dobbiamo aspettare il Pums?

E anche (l’ha detto Filipponi ai commercianti) per le nuove biciclette?

Ma allora…  tutti quei progetti di “mobilità sostenibile” annunciati in campagna elettorale… erano solo specchietti per le allodole, pardon: per gli elettori, perché in realtà se non passa il Pums non ci sono i soldi per farli?

Eppure, per fare gli inutili concertoni in piazza… le centinaia di migliaia di euro non mancano mai…


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