Non c'è dubbio, dopo Maurizio Verna, anche Antonio Filipponi ha fallito nella gestione del commercio e dei parcheggi in città, ed aggiungerei anche nelle promesse, tutte mancate, sul famoso (vi ricordate?) cantiere di piazza Verdi, quell’ex mercato ortofrutticolo all'interno del quale persino il Sindaco realizzó una bella sequenza instagram, in piena campagna elettorale, facendo immaginare ai teramani come sarebbe stata la struttura una volta riqualificata. Ed invece, la ditta che ha vinto l'appalto, per un contenzioso, uno dei tanti che si inciampano nel mega ufficio tecnico del Comune di Teramo, non ha mosso un mattone di quel cantiere (che però venne inaugurato dalla ciurma gianguidica sotto elezioni) se non qualche sondaggio, nell'area adiacente della pescheria. Intanto, gli ambulanti sono ancora sotto ai gazebo della protezione civile, trovati da Cavallari, candidato in Regione (che ha promesso altri tagli del nastro a breve, anche perché “così qualcuno si incassa”, avrebbe detto sabato scorso durante una delle solite sue conferenze stampa). Forse erano un presagio... quei gazebo drlla protezione civile, che fanno tanto “disastro” e a piazza Verdi, ora più che mai, è quella la condizione.
Ma torniamo a Filipponi e al disastro delle strisce blu. Leggiamo stamattina sul giornale più amato dal Comune di Teramo, che non appena, ed in questo caso abbiamo anche una data (16 dicembre), il Comune riprenderà il parcheggio a raso di piazza Dante, saranno tolte le strisce blu in via Paris, via Savini e ai Tigli, quelle appena disegnate, ma che rovinano l’immagine social di Filippon, che è in caduta libera in queste settimane, a causa del malcontento cittadino. E per un futuro candidato sindaco, tutto questo non va bene. Andrà così? Staremo a vedere, il 16 dicembre è alle porte.
Intanto chiediamo le dimissioni di Filipponi dal settore commercio e viabilità, del resto si sa, subito dopo le elezioni regionali D'Alberto ha già promessio agli scontenti consiglieri comunali un rimpasto, e queste deleghe poltrebbero essere concesse ad altri, anche perché per allora sarà stato approvato il pums e in città le strisce blu faranno la felicità della Heasy Help, che ha pagato 90 mila euro ai consulenti del Pums, che è ora da rivedere in toto (chi paga?). Filipponi torni alla sua passione: spendere centinaia di migliaia di euro nostro per feste, sagre e concerti. Teramo è indomita, si sa…
E.d.C.