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Sono ormai settimane che assistiamo ad un incessante balletto della politica, un valzer a tratti scoordinato, uno spettacolo che non avremmo voluto vedere proprio mentre ci apprestiamo a dare alla nostra Città il tanto atteso rinnovamento.

Siamo stati deliziati dalle altalene della Giunta Brucchi, dall’agonia in cui è stata protratta grazie alle lotte intestine del Centro Destra, che ci ha condotti fino al Commissario consegnandogli una città ridotta ai minimi termini, rispetto ad ogni tipologia di servizio e di dignità per un capoluogo di Provincia, che nell’immaginario comune dovrebbe essere il faro della Provincia, mentre Teramo dimostra di non essere in grado di assolvere alle ordinarie attività a differenza dei piccoli Comuni che la circondano, impossibile quindi parlare di qualcosa che la renda straordinaria, all’avanguardia e magari capitale della Cultura….come qualcuno ha immaginato.
Siamo invece bravi ad assistere senza colpo ferire agli spettacoli che ci offrono i nostri politici locali, del tutto in linea con lo scenario nazionale, ci aspetteremmo a 10 giorni dal deposito delle liste elettorali di sapere quali siano le posizioni dei partiti politici di centro destra e di centro sinistra. Nulla di tutto ciò.
Ogni giorno nella nostra vita ci viene chiesto di prenderci le responsabilità per ciò che diciamo e facciamo, ma evidentemente questo non vale in Politica.
Chi ha contribuito al commissariamento della Città è ancora in camera caritatis per stabilire chi sarà il candidato Sindaco e se pure qualche nome appare dall’orizzonte romano con la benedizione dei vertici nazionali, non è certo che sarà appoggiato da tutte le liste di tale schieramento, perseverando nella coltivazione dei propri orticelli.
Chi ha vissuto all’opposizione da oltre 10 anni dimostra l’assoluta incapacità di prendere una decisione sulla figura del candidato Sindaco, decisione che per noi cittadini risulta essere il punto di partenza per una credibilità e capacità di governare.
Mentre Giovanni Cavallari, chiaro nella sua posizione sin dall’inizio, invoca il Commissario Prefettizio e si preoccupa dei mancati finanziamenti per le Scuole Sicure che Teramo potrebbe perdere per via dell’assenza politica in Comune, il partito di centro sinistra non riesce a sciogliere la riserva sul candidato da appoggiare, così nel frattempo Gianguido D’Alberto, anch’esso candidato Sindaco e che ha rifiutato il confronto delle primarie fino a ieri, improvvisamente si sveglia ed invoca le primarie come strumento per il centro sinistra per decidere quale Sindaco vuole per la sua Teramo.
Da cittadino mi chiedo a quale classe politica stiamo offrendo la possibilità di governare la nostra città, chi ha le idee chiare? Chi sa cosa vuole fare da grande? E’ un bene avere l’appoggio di un partito politico che non riesce attraverso la sua classe dirigente a fare una sintesi, a guardarsi allo specchio ed a decidere a chi affidare la guida del suo Comune? Come potrà governarci? Forse non è abbastanza chiaro che siamo stanchi dei giochi legati alle poltrone, siamo esausti delle logiche avulse dalle esigenze del vivere in una società civile ed emancipata, bensì legate all’alimentazione del potere?
Voglio essere ottimista, sperare che Cavallari non si scoraggi e vada dritto verso l'ambizioso obiettivo, confidare nella condivisione della mia riflessione, che dia lo spunto per un’analisi critica a chi ha il coraggio di candidarsi e di mettersi a disposizione per il bene comune.