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didalmaziocandidatiSe c’è una cosa che, questa campagna elettorale, sta disegnando, è il “carattere” delle liste, la cifra stilistica delle coalizioni, il tratto distintivo dei partiti. Insomma, il “mood” politico di ogni singolo schieramento. Quello della coalizione che sostiene Mauro Di Dalmazio è l’emozione. Quella vergata dj commozione dello stesso candidato, quando ufficializzò la scelta della sfida. Quella di Rudy Di Stefano, quando scolpiva le ragioni dell’appoggio a Di Dalmazio. Poi, quella che non ti aspetti, l’emozione di Giovanni Mattucci. Di solito compassato, sempre serissimo ai limiti della rigidità, in ogni occasione professionale e misurato, questa sera era un Giovanni Mattucci inedito, quello che, microfono alla mano, ha spiegato le ragioni profonde di una scelta. Che non è scelta politica, ma di vita. E di progetto, per il futuro. Giovanni Mattucci sottolinea i valori fondanti della lista e di tutta la campagna elettorale, che vuole riaffermare un senso etico della politica, ripartendo da quella che è stata l’esperienza del Brucchi bis, dal quale, come è noto, la lista “Al Centro per Teramo” aveva preso le distanze, anche rinunciando a posizioni di primissimo piano, quali l’assessorato ai Lavori Pubblici affidato a Giorgio Di Giovangiacomo e la presidenza della TeAm, alla quale ha rinunciato lo stesso Mattucci «Ed era una posizione di prestigio, e non solo per i riflessi politici…»

«Noi non siamo qui per puntare al potere, per cercare ruoli o poltrone - ha sottolineato il capolista - siamo qui per costruire una nuova Teramo, per dare a Teramo un futuro diverso, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi, che è il nostro slogan “Fare grande Teramo”…».
E’ sciolto, Mattucci, a suo agio con il microfono in mano, quando scandisce, tra gli applausi della sala, i nomi dei candidati che hanno deciso di presentarsi al giudizio delle urne, con l’emozione dei debuttanti e con quella degli esperti, che sentono di dover affrontare questa volta una campagna elettorale diversa, nuova, di certo impegnativa.
«Abbiamo sentito parlare altri di novità, di facce nuove, come se “nuovo” fosse sinonimo di “capace”, ma in realtà “nuovo” significa, nelle liste che più lo sbandierano, solo offrire l’immagine già vista che cantava Bennato quando invocava Mangiafuoco, “che muove i fili”… - sottolinea Mattucci - perché si stanno ripetendo, in quelle coalizioni, le stesse dinamiche che ci hanno spinto a lasciare l’esperienza politica del Brucchi bis. Non c’è bisogno di novità, c’è bisogno di serietà, di etica, di senso della politica e di voglia di fare, per fare grande Teramo».
A chiudere l’incontro, che voleva essere una ribalta offerta ai candidati, il candidato Sindaco Mauro DI Dalmazio, che ha sottolineato il valore della sfida e il senso profondo di vero rinnovamento politico che si intuisce nei volti di tutti i teramani che hanno scelto di candidarsi con “Al Centro per Teramo”, ai quali «Voglio dire grazie, perché grazie lo dovrebbero dire tutti i teramani, per il coraggio di questa candidatura, ma io voglio essere il primo».

 

ASCOLTA MAURO DI DALMAZIO

ASCOLTA GIOVANNI MATTUCCI

 

LA LISTA:

MATTUCCI GIOVANNI
ANTONINI SILVIO
BAIOCCHI FRANCESCO
CAMPANA GUIDO
CAPORALE ANDREA
CIAPANNA GRAZIANO
CLEMENTI LAURA
D’ANGELO PAMELA
DE REMIGIS FRANCESCO
DI BERARDO FAUSTA
DI FRANCESCO MINA ANTONIETTA
DI GASPARE SIMONA
DI GIACOBBE MARIO
DI GIOVANGIACOMO GIORGIO
DI PROVVIDO GAETANO
DI SALVATORE ANTONIO
DI TOMMASO BERARDO
FALASCA VINCENZO
FALINI MARIA GRAZIA
FORCELLESE ANDREA
GRAMENZI SABRINA
MARINELLI ROSALBA
NARDI FABIO
PELLE ROBERTA
RAGONICI ALESSIA
RENZI PIERPAOLO
RICCI GIORGIA
SAMPALMIERI SIMONA
SERRANI ROBERTA
SPINOZZI GABRIELE
TRISOLINO SABRINA
VERTICELLI GRAZIA