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gianguidodalbertoLa crisi che ha investito Teramo negli ultimi decenni, oltre a cambiare il volto della città, ha modificato anche le priorità dei cittadini. Una situazione nella quale molte famiglie si sono trovate a fare conti con il possesso di aree, dichiarate formalmente edificabili, sulle quali non potendo costruire per problemi di natura tecnica o per oggettive difficoltà economiche, sono costrette comunque a pagare l’Imu, con un esborso spesso insostenibile. Una questione che in questi giorni, durante gli incontri sul territorio, i cittadini hanno posto più volte all’attenzione del candidato sindaco Gianguido D’Alberto, che ha assicurato come nel primo semestre la sua amministrazione si attiverà per completare il procedimento di retrocessione delle aree edificabili, avviato anni fa da chi ha governato Teramo e colpevolmente mai portato a termine, evidentemente per l’assenza di una reale volontà politica.
“Nonostante quella della retrocessione delle aree edificabili sia una questione molto sentita – sottolinea D’Alberto - la precedente amministrazione di centrodestra non ha mai portato a compimento il relativo iter, con gravi ripercussioni per le tasche dei teramani, illusi da una promessa non mantenuta. Noi, come sottolineato più volte anche in consiglio comunale, riteniamo che non sia più possibile tergiversare su una diffusa esigenza dei cittadini, che chiedono, per le mutate condizioni economico-sociali, di cambiare le destinazioni d’uso già dichiarate edificabili, evitando così che la mancata modifica continui a gravare, attraverso l’Imu, sulle loro finanze”.
Un’esigenza alla quale la futura amministrazione D’Alberto intende dare risposta nel primo semestre di governo, con l’adozione di una delibera di consiglio che, correggendo gli errori e superando le inadempienze delle precedenti amministrazioni di centrodestra, definisca in tempi rapidi il procedimento. Infatti, nonostante i numerosi proclami di chi ha governato in questi anni, la totale assenza dell’indirizzo politico che ha caratterizzato l’ultima legislatura ha letteralmente paralizzato l’attività dell’ufficio urbanistico, rendendo impossibile portare a termine l’iter per la retrocessione. La futura amministrazione D’Alberto intende superare questa impasse, riorganizzando il settore e adottando tutte le azioni politico-amministrative in coerenza con un’azione di governo del territorio improntata al minor consumo del suolo, al rispetto del perimetro urbanizzato e delle aree agricole, al recupero e all’ammodernamento delle periferie e del centro storico.