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Comizio doveva essere e comizio è stato, quello di Mauro Di Dalmazio, davanti una piazza Sant'Anna piena. Comizio vero, politica diretta, senza mediazioni o filtri, senza televisione o web, ma solo il candidato e la piazza, come si faceva un tempo e come può fare solo chi (e tra i candidati non è sempre scontato), ha qualcosa da dire e sa come dirla. E Di Dalmazio, in quello che è il primo dei suoi due comizi (il prossimo sarà in piazza Martiri), qualcosa da dire ce l'ha, è il progetto dell "sua" Teramo. Un progetto per il quale ha già in mente una squadra di governo, tanto che i primi due nomi degli assessori li ha già pronti e  li presenterà martedì mattina. La scelta di svelare in anticipo, almeno parzialmente, i nomi degli assessori è presentata come la «dimostrazione della trasparenza e dell'autonomia» che muove l'azione politica del candidato sindaco. «Nessuna spartizione di potere, lontananza da equilibrismi e liberi da ogni imposizione», spiegano le due liste che lo sostengono, «scegliendo soltanto le persone più funzionali alla realizzazione del progetto per fare grande Teramo». Di Dalmazio aggiunge che «l'autonomia nella formazione della squadra di governo è fondamentale per l'individuazione di una giunta autorevole ed efficiente che sappia raggiungere gli obiettivi prefissati».