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cardelliMi sono astenuta dal contribuire all’inondazione sui media di roboanti proclami, miracolose ricette e reciproche delegittimazioni che ha visto protagonisti i vari candidati, per una invincibile ripugnanza a mescolarmi con essi in questa fantasmagorica catarsi generale che li ha resi tutti puri ed immacolati, persino i responsabili del disastro economico e sociale che attanaglia la nostra Città trasmutatisi inopinatamente in paladini della buona amministrazione. Da destra a “sinistra” quei saltimbanchi della politica teramana si sono troppo spesso riproposti in totale discordanza con le posizioni in precedenza assunte e sostenute sulle varie questioni, con inesplicabili ed inspiegati “ravvedimenti” in apparenza a volte meritori, ma nella sostanza sempre inattendibili e strumentali:

sulla TE.AM, che da gioiello trasversalmente indiscusso, da preservare nel suo assetto pubblico-privato, diventa solo oggi per tutti merce avariata;

sull’housing di V.Longo senza più paternità, barattato ora, da chi lo ha imposto e da chi gli si è svogliatamente ed inefficacemente opposto, con un più spendibile “recupero dell’esistente”;

sulla teleferica per l’Università, bocciata pressoché all’unanimità ed ora trasversalmente divenuta più che possibile;

sul nuovo ospedale civile, alla cui realizzazione vi è stata in Consiglio solo la mia opposizione, che per un effimero tributo ai numerosi abitanti del luogo, oggi per i più spregiudicati diventa un progetto da cestinare;

sulla sicurezza nelle scuole, per la quale si è passati da un’inerzia trasversalmente coltivata, ad una pletora di promesse di future intense attività, sia pur vaghe ed indistinte;

…e così via.

 

Solamente sulla questione Tercoop tutte le forze politiche, con bieca coerenza, si ripropongono ora come allora spietatamente indifferenti alle sorti dei ventisei soci-lavoratori che si trovano alle prese con un bando di gara che nemmeno l’Amministrazione Brucchi avrebbe osato predisporre.

Ieri, abbiamo avuto una proroga illegittima del servizio, che ha provocato un forte indebitamento della cooperativa a causa degli stalli via via sottratti; abbiamo avuto un esposto alla Procura da parte del Consigliere 5S, che ha fatto precipitare la situazione rendendo indifferibile l’avvio di una nuova gara; abbiamo avuto le frettolose dimissioni del suddetto Consigliere insieme alla maggioranza consiliare, che hanno impedito di poter mettere a gara la proposta di servizio presentata dalla Tercoop, lasciando tutto nelle mani di un Commissario.

Oggi, dopo l’ultimo accorato appello della Tercoop ai candidati sindaco perché insieme si attivassero in una sorta di moral suasion nei confronti del Commissario per una rimodulazione del bando di gara in maniera che almeno non si impedisse la partecipazione della Cooperativa, abbiamo avuto un incontro con il Commissario. Un incontro, gentilmente concessoci a seguito di una richiesta sottoscritta da tutti i candidati, in molti casi sforzatamente e solo dopo reiterate sollecitazioni da parte mia, a cui erano presenti tutti tranne l’assente ingiustificato Morra.

Ebbene i nostri campioni di eloquenza hanno fatto scena muta demandando al più intraprendente e disinibito Di Dalmazio di porre per tutti una sola questione al Commissario, non già di rendere la gara più accessibile come mi sono ritrovata da sola e dunque vanamente a chiedere, ma di lasciare in eredità qualche dotta indicazione sugli interventi da mettere in campo per soccorrere in futuro la Cooperativa, pur consapevoli che l’estromissione dalla gara ne determinerà la chiusura e che nessun aiuto sarà possibile fuorché qualche singola marchetta elettorale.

 

 

Paola Cardelli