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gianguidodalberto“Non ritenendo opportuno alimentare ulteriori sterili polemiche in una fase così delicata per la nostra città non intendo rispondere oltre alle ultime dichiarazioni di Giovanni Cavallari, in quanto l’avversario che il 10 giugno ci ha consegnato non è lui ma il candidato sindaco di quel centrodestra teramano che oggi si ripropone ad amministrare questa città con gli stessi protagonisti. Mi limito pertanto esclusivamente a rimandare a quanto già dichiarato in precedenza. La mia unica proposta era stata quella di sederci ad un tavolo, confrontarci su temi e progetti, e partire da un accordo programmatico per avviare, alla luce del sole, un progetto politico comune in vista del ballottaggio del 24 giugno. La sua risposta è stata che si sarebbe seduto solo a fronte di un apparentamento (che al primo turno tutti i candidati sindaco avevano escluso), e quindi di una mera cessione di poltrone, tenendosi libero in ogni caso di valutare allettanti proposte politiche che gli erano state avanzate dal centrodestra.

Noi vogliamo essere diversi e abbiamo ben chiaro quali sono i nostri avversari. Questa città, in questi anni, è stata logorata dai conflitti interni alle varie forze politiche e coalizioni e merita di meglio. Merita che si parli di temi, che vengano date soluzioni concrete ai problemi quotidiani dei cittadini, dalle barriere architettoniche ai servizi alla persona, che se ne rilanci la vocazione culturale e commerciale, che se ne valorizzino gli istituti di ricerca a partire dall’Università. Pertanto, per quanto mi riguarda, ogni polemica con Cavallari e il suo progetto, verso il quale abbiamo sempre teso la mano, svolgendo una campagna elettorale assolutamente rispettosa fin dal primo giorno, si chiude definitivamente qui. Siamo stati infatti sempre aperti ed inclusivi verso proposte improntate ad una vera discontinuità nel merito e nel metodo. Adesso c’è una sfida più importante che deve impegnarci tutti, ed è quella per la rinascita di Teramo. I nostri interlocutori restano i cittadini ed è a loro che torniamo a chiedere un sostegno per il futuro di questa città”.

Gianguido D’Alberto