• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

morraGianguido D'Alberto continua a credere che i teramani abbiano l'anello al naso. La sua campagna denigratoria contro Giandonato Morra ormai sta diventando una vera e propria barzelletta. Tutto il suo ardire si scontra con la realtà dei fatti, palesemente diversa da quella raccontata ai cittadini teramani.
D'Alberto non è il nuovo e non può essere il rinnovamento. D'Alberto è stato il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale nella scorsa consiliatura ed oggi è il candidato di riferimento dello stesso partito, il candidato di Luciano D'Alfonso, deus ex machina abruzzese di un centrosinistra che ha miseramente fallito. Ma D'Alberto è anche il candidato della lista di Christian Francia, di quelli del "mai col PD" che, a differenza di quanto hanno professato per mesi o anni, oggi ne sono gli alleati più fedeli. Se ancora uno più uno fa due ecco spiegato il motivo per cui il governatore D'Alfonso e i suoi uomini poco o mai si sono visti nella nostra città. C'è forse un veto riguardo la presenza di D'Alfonso dagli alleati di D'Alberto? Probabilmente si, un veto risibile però poiché l'azionista di maggioranza di questa coalizione è appunto il Partito Democratico.
Per tutto questo e non solo invitiamo D'Alberto a fare una profonda riflessione, un esame di coscienza che guardi dentro la sua coalizione già spaccata in partenza e lo invitiamo, soprattutto, a spostare l'asse del suo parlare sulle proposte per Teramo e per i teramani. Di tutto ha parlato tranne che di questo.
Durante la campagna elettorale si è preoccupato solo di guardare dentro la coalizione di centrodestra non guardando, o fingendo di non vedere, i problemi enormi che ha nella sua stessa coalizione che sembra essere unita solo dal “tutti contro Morra” piuttosto che da un serio programma di governo per la Città di Teramo e per i teramani. La famosa pagliuzza nell'occhio altrui piuttosto della trave che è nel proprio. Ci chiediamo come può D'Alberto parlare di rinnovamento quando proprio lui è la testa di legno del Partito Democratico, di D’Alfonso e per giocare in casa di Verna, Melarangelo, Di Bonaventura e Lancione: reliquie risalenti all'amministrazione Sperandio. Questo tanto per fare qualche nome.
I cittadini hanno veramente a cuore la Città e, per questo motivo, al ballottaggio sceglieranno Giandonato Morra: l'uomo del fare, il Sindaco di tutti.

Marilena Rossi
Coordinatore Prov.le Teramo