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sbraccia mimmoQuesto articolo comincia con una storia di cattiva politica, incontra una proposta di buona politica e finisce… con una domanda di politica curiosa. Andiamo per ordine.
LA STORIA DI CATTIVA POLITICA. E’ la decisione del Governo di sospendere il bando delle periferie, cancellando un gran numero di progetti e togliendo a moltissime città italiane una nuova, vera possibilità di investimento e sviluppo. Per Teramo, quella decisione, significa tra l’altro perdere 13 palazzine dell’Ater, una pista ciclabile modernissima che avrebbe attraversato tutta la città e un centro antiviolenza per le donne. Una decisione gravissima, perché mortifica progetti che erano già avviati e, in qualche caso, in fase avanzata.
LA PROPOSTA DI BUONA POLITICA. Ai microfoni di Teleponte, il presidente del Consiglio Comunale, Alberto Melarangelo, commentando la prima riunione della Capigruppo, sottolinea come Giandonato Morra si sia fatto promotore di un’azione pubblica, corale e condivisa tra minoranza e maggioranza, contro il blocco del Bando delle periferie. In sostanza, Morra avrebbe detto al Sindaco che la minoranza è pronta ad appoggiare ogni iniziativa contro quel blocco.
LA DOMANDA DI POLITICA CURIOSA. Alla proposta di Morra, che è di fatto una azione diretta, ufficiale e simbolica contro il Governo gialloverde di Lega e Cinque stelle, tutti i gruppi di opposizione hanno dichiarato il loro appoggio. Tutti, tranne…uno, quello dei Cinque stelle, visto che la consigliera Ciammariconi ha, ovviamente, preso le distanze, non potendo manifestare contro il suo stesso partito. E ora, la domanda: e la Lega? E Sbraccia? Anche la Lega ha preso le distanze? La risposta è: no! Sbraccia non ha assolutamente preso le distanze, anzi di fatto ha aderito alla proposta Morra, pronto alla manifestazione in difesa dei progetti teramani.

Un errore? Una svista? Una distrazione? No, la dimostrazione più che evidente dell’assoluta mancanza di rapporto tra la Lega a Teramo e quella regionale di Bellachioma e Fioretti. Il caso Canzio, col torto subito dall’ex coordinatore brucia ancora, Mimmo Sbraccia non è uomo che sopporta i torti e in quel suo appoggiare a protesta contro il Governo della Lega c’è un segnale politico preciso. Nel non prendere le distanze dalla proposta di Morra, c’è l’evidenza di un’altra - questa sì evidentissima - presa di distanze. Da Bellachioma e Fioretti. Siamo solo all’inizio, ma l’impressione del cronista è che la storia della Lega, a Teramo, sia già storia coi verbi al passato.