Brucchi alla Di Pasquale: «Ecco la verità sui fondi Europei»
Ancora una volta, Manola Di Pasquale dimostra di non sapere ciò di cui parla o, più
probabilmente, di modificare la verità per le proprie finalità elettorali. Le recenti dichiarazioni
sul mancato impiego delle risorse della comunità europea da parte dell’amministrazione, erano
evidentemente dettate da furore propagandistico. La candidata PD ha infatti ha dimenticato di
dire, ad esempio, dei 10 milioni di euro stanziati con i fondi PISU che stanno consentendo la
riqualificazione dei quartieri di Villa Mosca, Villa Pavone, Colleatterrato, Colleparco, Cona..
Ma soprattutto, dimentica che lei e il gruppo dei PD in Consiglio Comunale, votarono no a
tale gestione dei fondi europei. Lo scrive in una nota il Sindaco Maurizio Brucchi.
«Tra le altre dimenticanze più o meno consapevoli, non si fa cenno all’attività
dell’Ufficio Progetti Comunitari del Comune, istituito dal novembre 2009. Lungo il
corso della consiliatura che ormai volge al termine, esso ha svolto il monitoraggio
sulle opportunità di finanziamento offerte dai Programmi della Commissione europea.
Dalle attività, ha poi presentato progetti su diversi Programmi (Cultura, Sport; Energia
Intelligente Europa). Proprio su uno di questi – INTERREG IVC – il Comune di
Teramo si è aggiudicato due Progetti la cui gestione finanziaria e realizzazione –
avviate nel 2012 e da concludere nel dicembre 2014 - è in capo allo stesso Ufficio
Progetti Comunitari. Il primo, MICROPOL, ha l’obiettivo di favorire lo scambio di
esperienze e buone pratiche concernenti l’implementazione e la gestione dei Centri
di Lavoro Intelligenti. Il secondo, ERCIP, ha la finalità di scambiare buone pratiche
ed esperienze tra le amministrazioni locali, sul tema della gestione dei corridoi
fluviali. Il budget gestito dal Comune di Teramo – di € 190.000 per MICROPOL e di
€ 123.000 per ERCIP – è stato coperto interamente da finanziamento pubblico (75%
finanziamento UE e 25% cofinanziamento nazionale). Ulteriore esito positivo per il
Comune è stato colto con due bandi per la “Selezione delle Strutture ospitanti i Centri
di informazione della Rete Europe Direct”: la prima aggiudicazione ha consentito
l’istituzione dell’Antenna ufficiale europea; il secondo bando, progetto aggiudicato
definitivamente il 30 Aprile 13, ha sostenuto la concreta gestione dello Europe Direct
teramano per il quinquennio 2013- 2017.
Non ci dilunghiamo su altre opportunità europee colte, che consentono interventi di
largo interesse cittadino; citiamo solo il progetto VITO e quello denominato Paride.
È sorprendente poi, che Luciano d'Alfonso, nella medesima occasione, abbia
rivendicato la necessità di dare “un nuovo ruolo” di capoluogo a Teramo. È appena il
caso di ricordare al pescarese D’Alfonso che prima dei cinque anni alle nostre spalle,
Teramo era la cenerentola tra le 4 province. La gestione attuale della Regione, assieme
alla capacità del Comune di far valere in ambiti sovraordinati i propri diritti, hanno
di fatto riconsegnato a Teramo una posizione che prima le era del tutto negata. Nelle
parole del pescarese D'Alfonso, leggiamo inoltre il retaggio storico che divide cittadini
abruzzesi di serie A o di serie B ed è trasparente la collocazione della nostra città
in questa seconda categoria. Evidentemente aver riscattato questa posizione e aver
imposto interessi, necessità e diritti dei teramani, dà fastidio.
Ancora una ultima considerazione, a proposito degli impianti sportivi. La Di
Pasquale riferisce di ciò che è emerso dall'incontro con 4 società sportive; ma nel
territorio, le società operanti sono più di 50; sarebbe interessante sapere quale è la
posizione delle società che Manola Di Pasquale non ha incontrato. Comunque, anche
qui semplicemente per ristabilire la verità dei fatti, ricordiamo che la principale attività
svolta in questo campo è stata di agevolare le società nella gestione degli impianti, sia
dal punto di vista economico che per ciò che concerne gli aspetti logistici. In ogni caso,
è già in calendario da alcuni giorni un incontro con le stesse società per il prossimo 23
Aprile, nel corso del quale sarà presentato il rendiconto sulla gestione e l’utilizzo degli
impianti sportivi comunali e verranno recepite le loro istanze», chiude Brucchi.