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169136_100577656682951_7634683_o Ancora una volta, Manola Di Pasquale dimostra di non sapere ciò di cui parla o, più probabilmente, di modificare la verità per le proprie finalità elettorali. Le recenti dichiarazioni sul mancato impiego delle risorse della comunità europea da parte dell’amministrazione, erano evidentemente dettate da furore propagandistico. La candidata PD ha infatti ha dimenticato di dire, ad esempio, dei 10 milioni di euro stanziati con i fondi PISU che stanno consentendo la riqualificazione dei quartieri di Villa Mosca, Villa Pavone, Colleatterrato, Colleparco, Cona.. Ma soprattutto, dimentica che lei e il gruppo dei PD in Consiglio Comunale, votarono no a tale gestione dei fondi europei. Lo scrive in una nota il Sindaco Maurizio Brucchi. «Tra le altre dimenticanze più o meno consapevoli, non si fa cenno all’attività dell’Ufficio Progetti Comunitari del Comune, istituito dal novembre 2009. Lungo il corso della consiliatura che ormai volge al termine, esso ha svolto il monitoraggio sulle opportunità di finanziamento offerte dai Programmi della Commissione europea. Dalle attività, ha poi presentato progetti su diversi Programmi (Cultura, Sport; Energia Intelligente Europa). Proprio su uno di questi – INTERREG IVC – il Comune di Teramo si è aggiudicato due Progetti la cui gestione finanziaria e realizzazione – avviate nel 2012 e da concludere nel dicembre 2014 - è in capo allo stesso Ufficio Progetti Comunitari. Il primo, MICROPOL, ha l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche concernenti l’implementazione e la gestione dei Centri di Lavoro Intelligenti. Il secondo, ERCIP, ha la finalità di scambiare buone pratiche ed esperienze tra le amministrazioni locali, sul tema della gestione dei corridoi fluviali. Il budget gestito dal Comune di Teramo – di € 190.000 per MICROPOL e di € 123.000 per ERCIP – è stato coperto interamente da finanziamento pubblico (75% finanziamento UE e 25% cofinanziamento nazionale). Ulteriore esito positivo per il Comune è stato colto con due bandi per la “Selezione delle Strutture ospitanti i Centri di informazione della Rete Europe Direct”: la prima aggiudicazione ha consentito l’istituzione dell’Antenna ufficiale europea; il secondo bando, progetto aggiudicato definitivamente il 30 Aprile 13, ha sostenuto la concreta gestione dello Europe Direct teramano per il quinquennio 2013- 2017. Non ci dilunghiamo su altre opportunità europee colte, che consentono interventi di largo interesse cittadino; citiamo solo il progetto VITO e quello denominato Paride. È sorprendente poi, che Luciano d'Alfonso, nella medesima occasione, abbia rivendicato la necessità di dare “un nuovo ruolo” di capoluogo a Teramo. È appena il caso di ricordare al pescarese D’Alfonso che prima dei cinque anni alle nostre spalle, Teramo era la cenerentola tra le 4 province. La gestione attuale della Regione, assieme alla capacità del Comune di far valere in ambiti sovraordinati i propri diritti, hanno di fatto riconsegnato a Teramo una posizione che prima le era del tutto negata. Nelle parole del pescarese D'Alfonso, leggiamo inoltre il retaggio storico che divide cittadini abruzzesi di serie A o di serie B ed è trasparente la collocazione della nostra città in questa seconda categoria. Evidentemente aver riscattato questa posizione e aver imposto interessi, necessità e diritti dei teramani, dà fastidio. Ancora una ultima considerazione, a proposito degli impianti sportivi. La Di Pasquale riferisce di ciò che è emerso dall'incontro con 4 società sportive; ma nel territorio, le società operanti sono più di 50; sarebbe interessante sapere quale è la posizione delle società che Manola Di Pasquale non ha incontrato. Comunque, anche qui semplicemente per ristabilire la verità dei fatti, ricordiamo che la principale attività svolta in questo campo è stata di agevolare le società nella gestione degli impianti, sia dal punto di vista economico che per ciò che concerne gli aspetti logistici. In ogni caso, è già in calendario da alcuni giorni un incontro con le stesse società per il prossimo 23 Aprile, nel corso del quale sarà presentato il rendiconto sulla gestione e l’utilizzo degli impianti sportivi comunali e verranno recepite le loro istanze», chiude Brucchi.