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cache_670_500__2013_01_scrutatori-e1358512957860 Dato il perdurare delle sterili polemiche e la circolazione di notizie errate, l’Assessore all’anagrafe del Comune di Teramo, Mirella Marchese, chiarisce una volta per tutte le motivazioni e l’iter procedurale seguito dalla commissione elettorale in merito alla nomina degli scrutatori in vista del prossimo election day del 25 maggio. “La commissione elettorale comunale, composta da tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione - esordisce la Marchese - si era dapprima orientata per la nomina degli scrutatori iscritti all’albo, dando la precedenza ai disoccupati e agli inoccupati”. “Per far ciò - spiega l’Assessore - si è chiesto verbalmente agli Uffici del Centro per l’Impiego della Provincia di Teramo di poter accedere al database ed estrapolare i nominativi di tutti quei disoccupati e inoccupati del Comune di Teramo; tutto ciò al fine di poter individuare all’interno del citato elenco nominativi iscritti all’albo di scrutatore, condizione indispensabile per poter svolgere questa funzione”. “Così facendo - ribadisce l’Assessore Marchese - si sarebbe potuto dare la possibilità a chi si trova in difficoltà, in questo particolare momento di crisi economica, e di poter rendersi utile alla comunità ed ottenere nel contempo un rimborso legato alla funzione svolta. Tuttavia, per problemi legati alla privacy, non è stato in alcun modo consentito l’accesso a tali dati ritenuti sensibili dagli Uffici Provinciali”. “A quel punto - prosegue la Marchese - poiché alcuni candidati Sindaco e le varie forze politiche scese in campo paventavano favoritismi e brogli in caso di nomina diretta, la commissione ha deciso di effettuare la designazione degli scrutatori attraverso il sorteggio integrale tra tutti gli iscritti all’albo mediante l’utilizzo di un apposito software, senza poter ‘pescare’, termine tanto caro ai candidati del Movimento 5 Stelle, tra i disoccupati e inoccupati. È stata una scelta non condivisa dalla commissione, ma è stata comunque adottata al fine di evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica”. “Infatti - sottolinea l’Assessore - proprio perché non è stata fatta nessuna discriminazione nel sorteggio, nell’elenco degli scrutatori figurano perfino alcuni candidati, qualche ultra ottantenne, diversi dipendenti pubblici, liberi professionisti e privati”. “Infine - conclude l’Assessore Marchese - quella aperta da alcuni soggetti politici non è altro che la solita polemica strumentale che avviene nel periodo di piena campagna elettorale, poiché chi ha premuto per ottenere il sorteggio ora lo critica. Non a caso, il mio lavoro nei cinque anni di mandato è stato finalizzato alla completa trasparenza riducendo gli sprechi e rendendo più efficienti i servizi”.