Elezioni/ Un convegno con il sottosegretario De Filippo per parlare di una nuova sanità
Sanità. Per uscire dal patologico occorrono controllo, qualità e innovazione tecnologica nella rete organizzativa. La ricetta di D'Alfonso: “Così recuperiamo il tesoretto dei 70 milioni di mobilitàpassiva”. Due ore di serrato confronto a Teramo con gli operatori del settore organizzato dalla candidata Anna Marcozzi. Il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo: "Il Patto entro giugno e nessun taglio”.
“Il passato non mi interessa ma per superare il patologico bisogna dirsi la verità. La sanitàha bisogno di tornare alla cultura del controllo, della responsabilitàe della performance e questo vale non solo per la politica ma anche per l’organizzazione e i centri di spesa. Io partiròda qui: risparmiare sulla spesa con la revisione dei contratti, degli obiettivi chiari e misurabili e soprattutto l’azzeramento della mobilitàpassiva: da sola vale un tesoretto di 70 milioni di euro”. La ricetta di Luciano D’Alfonso sulla sanitàèchiara: una spending review “attiva”che passa attraverso la tecnologia –agenda digitale e innovazione per liberarla da una burocrazia che non comunica al suo interno e con i suoi utenti producendo costi impropri –e una governance “motivata, resiliente, resistente”poichénon abbiamo alcun bisogno di “persone imbolsite ed èquesto l’unico Patto che la politica deve fare con chi aspira ad avere ruoli”.
SOS Sanità, il convegno organizzato dal PD che si èsvolto ieri a Teramo, non ha percorso il classico canovaccio degli appuntamenti elettorali: oltre due ore di confronto nel corso del quale medici, infermieri e operatori hanno potuto dire la loro, ascoltati dai candidati; sollecitando e incalzando la “politica”che, a loro dire, “piùche occuparsi di sanità, l’ha invasa e soggiogata”.
L’iniziativa di ieri èstata promossa da Anna Marcozzi, primario di ostetricia e ginecologia all’ospedale Mazzini di Teramo, candidata per il PD alla competizione regionale, ed ha potuto contare su un’autorevole rappresentativa istituzionale con la partecipazione del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (PD). Di fronte ad una platea di professionisti del settore, Anna Marcozzi ha delineato il quadro dell’esistente:“Il servizio sanitario èentrato in crisi, messo a dura prova da interventi che ne hanno minato l'universalitàe dai pesanti tagli.Il leit motiv che ha ispirato le politiche sanitarie italiane in nome del risparmio e della razionalizzazione della rete sanitaria nazionale, considerata troppo “ospedalocentrica”, èstato il taglio dei posti letto e dei servizi ospedalieri.
Questa politica di ridimensionamento doveva peròessere accompagnata da una parallela crescita dei servizi territoriali che nella nostra regione non èmai decollata”.
“Sono due – ha affermato il sottosegretario De Filippo–i punti fermi del Governo:il Patto per la salute, concertato con leRegioni, saràpronto entro giugno e il Fondo sanitario non subiràalcun taglio: potràcontare su 109,902 miliardi per il 2014; 113,452 per il 2015 e 117,563 per il 2016 tra i nodi che si stanno affrontando ci sono quello relativo alla razionalizzazione e gestione di beni e servizi, la governance delle aziende ospedaliere e delle Asl, l’applicazione dei costi standard e il personale, la definizione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Sullo sfondo c’èancheil tema della modifica del Titolo V della Costituzione: bisogneràcioècapire quali attribuzioni avranno le Regioni perchéanche se rimarràil federalismo sanitario si sta lavorando per un ruolo piùforte del Ministero per il monitoraggio e il controllo”.
“A Teramo piùche altrove abbiamo avvertito il condizionamento improprio della politica sulle scelte dell’amministrazione sanitaria –ha sottolineato la candidata sindaca del PD di Teramo, Manola Di Pasquale–ed ènella nostra realtàche dobbiamo difendere con orgoglio la contrapposizione all’arroganza di chi troppo spesso ha gestito la sanitànon avendo come obiettivo la migliore qualitàper i cittadini ma una strategia del consenso”.
Per rendere efficace la sua cura, Luciano D’Alfonso èrimasto sino alla fine proprio per ascoltare tutti gli interventi e ha lanciato un appello agli operatori del mondo della sanità: “Raccogliete il piano delle esigenze, sentitevi fra voi, parlatevi, mettetevi d’accordo, perchéper cambiare le cose la politica ha bisogno di una comunitàcollaborativa e autorevole”.