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Impugnata  la legge regionale 15/2014 promossa dal Consiglio dei ministri. Si tratta della legge di modifica sul riordino delle funzioni in materia di aree produttive e di modifica delle norme in materia di riordino territoriale dei Comuni (mutamenti delle circoscrizioni, delle denominazioni e delle sedi comunali. Istituzione di nuovi Comuni, Unioni e Fusioni). Il governo ha impugnato la legge perché «è stata adottata in regime di prorogatio del Consiglio regionale, e non riveste, nei suoi contenuti, carattere di indefferibilità ed urgenza, e viola pertanto le disposizioni statutarie in relazione all’articolo 123 della Costituzione». Inoltre, secondo il governo, «alcune disposizioni riguardanti la determinazione delle tariffe del sistema idrico e il trasferimento delle infrastrutture idriche contrastano con le regole riservate alla legislazione statale in materia di tutela della concorrenza, dell’ambiente, e dell’ordinamento civile, in violazione dell’articolo 117 della Costituzione». Il problema nasce dalla proroga di sei mesi della legislatura voluta dalla maggioranza di centrodestra. In questo caso quindi la legge congela di fatto l’assemblea imponendogli di deliberare solo su provvedimenti urgenti e indifferibili. Il Consiglio regionale ha invece legiferato nel 2014 come se fosse nel pieno della normale legislatura e non in regime di prorogatio. In merito alla proclamazione degli eletti. Da fonti regionali si apprende ched il giorno tanto atteso dovrebbe essere mercoledi della prossima settimana.