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Alla luce dei risultati dei ballottaggi dell’ 8 giugno, il Partito Democratico in provincia di Teramo conferma quanto già uscito dalle urne lo scorso 25 maggio. Oltre la brillante affermazione alle europee ed alle regionali, in cui il PD è stato il primo partito, anche le amministrative hanno visto un successo delle coalizioni di centro sinistra. Il Partito Democratico, dunque, avverso l’ultimo lustro di strapotere del centro destra in tutto il territorio teramano, ha saputo interpretare le istanze di cambiamento e le necessità vere della popolazione, che ha bocciato un famigerato modello per dare fiducia ad un nuovo corso politico. E’ il caso di ricordare come accanto a delle conferme pesanti come Mosciano, Pineto, Torano, Tossicia e Giulianova, quest’ultima con oltre il 60% dei consensi, riprendiamo altri importantissimi comuni come Morro D’Oro, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Nereto e Silvi, letteralmente strappati ad amministrazioni uscenti di centro destra. Vi è parimenti da sottolineare l’incredibile rimonta sulla città capoluogo, dove la riconferma di Brucchi con solo 800 voti di differenza, la dice lunga sul consenso politico che i cittadini hanno riservato al sindaco. Un plauso all’encomiabile lavoro di Manola Di Pasquale, che è stata protagonista assoluta del cambiamento che la città di Teramo ha provato a realizzare, da considerarsi uno stato avanzato del lavoro che continueremo a fare per questa città, dove il ridimensionamento del risultato politico dovrebbe invitare i vincitori a riflettere, anziché offendere i propri competitors.