• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Mario_Nugnes.jpg

 

La pandemia ha amplificato le disuguaglianze e moltiplicato i bisogni delle famiglie rosetane, in particolare le richieste di servizi all’infanzia e di assistenza scolastica che necessitano di essere potenziati, così come il trasporto scolastico: per questo un Comune come Roseto non può permettersi di essere isolato ma dovrà al più presto rientrare nell’Unione dei Comuni per lavorare in rete ed essere tempestivo ed efficace nelle decisioni amministrative e quindi nella gestione dei servizi Il Covid ha complicato le sfide in campo sociale e all’Unione va chiesto, quindi, maggiore supporto e anche fondi aggiuntivi per potenziare i servizi che al momento sono carenti”. 

Rientrare nell’Unione dei Comuni è quindi tra le priorità in ambito sociale indicate dal candidato sindaco della coalizione Spazio Civico Mario Nugnes. Sul tema interviene anche Gabriella Recchiuti, candidata nella lista Roseto in Azione, che parla delle criticità emerse con l’avvio del nuovo anno scolastico.

 “Il caso del servizio di nido che è partito in ritardo, per giunta senza servizio di refezione e in maniera disorganizzata, non è l’unico disagio subito da famiglie e bambini. Anche il trasporto scolastico non è ripartito al meglio: tanti genitori, soprattutto nelle frazioni, lamentano di scuolabus strapieni e di un servizio che è stato depotenziato, con meno mezzi a disposizione, quindi molti bambini sono costretti ad arrivare dopo l’orario di avvio delle lezioni o a uscire in anticipo, per poter usufruire del servizio di trasporto visto che gli stessi mezzi effettuano più corse. Questo è paradossale, soprattutto quando per mesi si è parlato del potenziamento dei servizi di trasporto per evitare l’affollamento ed evitare quindi i contagi, ora ci ritroviamo nella situazione opposta, a un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia. Riorganizzare il servizio di trasporto scolastico sarà fondamentale, soprattutto per Roseto che ha un territorio comunale molto diffuso con tante frazioni: il servizio, deve essere pensato sulla base dei bisogni delle famiglie e dei bambini e non viceversa. Lo stesso vale per l’assistenza scolastica: dopo tanti mesi di DAD sono tante le disuguaglianze e le lacune che tanti alunni hanno sperimentato, quindi è assolutamente necessario potenziare il servizio di assistenza scolastica. I fondi potrebbero essere attinti ai risparmi derivati dalla chiusura dei centri diurni per i minori durante il periodo Covid, fondi che al momento forse sono stati stanziati altrove nel bilancio comunale”.