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Accordi. Patti. Alleanze. Strategie. Apparentamenti. Chi pensava che le Province fossero state praticamente soppresse e che il condannarle ad una vita elettorale di “secondo livello” significasse, di fatto, renderle meno vivaci, non conosceva la Provincia di Teramo, che al contrario dimostra una vitalità politica straordinaria.
Tanto da generare un “pathos” che, in queste ultime ore (si vota domenica), sta provocando non solo un sano confronto politico, non solo un pur vibrante scontro dialettico tra i candidati, ma anche qualche deriva malsana. E’ il caso del finto sondaggio che sta girando in queste ore mail dei consiglieri comunali, ovvero degli elettori chiamati al voto. Finto? Sì, finto, anzi: come si dice adesso “fake”. Un sondaggio che reca il logo dell’Ansa Abruzzo (ma l’Ansa non fa sondaggi, tantomeno in una fase elettorale nella quale ne sarebbe vietata la pubblicazione), e che riferisce un esito elettorale addirittura riparametrato su tre diverse giornate di “esame” delle intenzioni di voto. E’ falso. Mostruosamente falso. Anche delittuosamente falso (ma se ne stanno già occupando gli esperti dei reati on line). 
La domanda è: chi l’ha fatto? I sospetti, e una sorta di traccia telematica, porterebbero ad un blogger che già in passato aveva dato prova di disturbo psicotico-elettorale, inventando altri pseudo-sondaggi, al solo scopo di tentare di condizionare l’esito elettorale, agendo soprattutto sugli indecisi. Non servì. 
Anche perché i fake così grossolani, non condizionano nulla., essendo ugualmente interpretabili pro o contro ognuno dei contendenti.