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DIBALDASSARREDOMENICO
Mentre il Centrodestra discute nell'attesa di ufficializzare il nome del proprio candidato Sindaco, si arricchisce la lista degli aspiranti alla poltrona di Primo Cittadino, con la lettera aperta di un comitato elettorale che propone l'ingegner Domenico Di Baldassarre. Ecco la lettera:

Carissimi cittadini, associazioni e partiti politici, quale neo costituito comitato elettorale proponiamo di valutare il coinvolgimento dell’Ing. Di Baldassarre Domenico nelle prossime elezioni, quale candidato Sindaco per il comune di Teramo. Possiamo testimoniare che nessuno conosce la storia della provincia di Teramo e del comune di Teramo come Di Baldassarre che ha schedato tutta la provincia di Teramo a seguito dell’incarico da parte della Regione Abruzzo. Solamente lui sa, dove sono i resti di Castrum Vitice, del Castello di Cartecchia, della Colonia di Silla, di S. Benedetto a Carterula, di S. Pietro Antesianum, ecc… Conosce i momenti gloriosi di Teramo quando in epoca romana era costituita da due Città, il Municipio e la Colonia Sillana, quando il conte aprutino Roberto teneva il territorio da S. Benedetto del Tronto a Pescara ed era il conte più importante al tempo dei Normanni e quando, a furor di popolo veniva distrutta la Cittadella degli Acquaviva per riacquistare la libertà. Conosce anche i momenti peggiori quando la Città veniva distrutta dai Normanni di Roberto di Loretello, quando venivano abbattuti molti edifici storici per fare posto alla speculazione edilizia, quando veniva abbattuto il Teatro Comunale, rovinato il fiume Tordino con il Lotto Zero, quando crollava la discarica comunale de la Torre e quando veniva abbattuto inutilmente Palazzo Adamoli. L’ingegnere sostiene che l’amministrazione di Teramo non conta più nulla altrimenti come si spiega che per ogni opera pubblica si sceglie sempre quella più costosa, più impattante e meno funzionale? Perché lavorano le stesse imprese e gli stessi progettisti? Perché le scelte avvengono tutte calate dall’alto senza il coinvolgimento della cittadinanza? Eppure abbiamo di fronte scelte importanti per il futuro del comune di Teramo. Necessita una variante al Piano Regolatore per la realizzazione di bretelle stradali, per una riplasticizzazione di edifici vecchi, brutti e non funzionali puntando sulla qualità e sul consumo zero del territorio, sull’individuazione di un sito salubre per la realizzazione del nuovo ospedale e per la previsione di parchi pubblici. Necessita affrontare la questione dei giovani per dare loro una prospettiva lavorativa in base alle loro competenze. Necessita prevedere campagne di scavi archeologici sui siti più importanti per avere delle significative mete turistiche. Sempre l’ingegnere sostiene che per l’attuale situazione di Teramo non serve un sindaco avvocato, professore o politico di professione, ma un sindaco non ricattabile, con gli attributi e capace di entrare nel merito del nuovo Piano regolatore, di entrare nel merito delle opere pubbliche per ricercare la soluzione meno costosa, meno impattante e più funzionale e bella, di entrare nel merito delle opere d’arte, dei servizi sociali e ambientali, ma soprattutto di entrare nei cuori dei teramani per tornare insieme ai vecchi splendori. L’ingegnere ha molti impegni che vanno dall’urbanistica all’architettura, dall’astronomia alla semiologia, dalla storia alla ricerca archeologica e dall’arte all’ambiente. Ha un ricco programma per il rilancio del comune di Teramo composto dalle antiche Università di Valle S. Giovanni, Magnalella, Spiano, Miano, Frondarola e Forcella, ma vuole discuterlo e arricchirlo nell’ambito degli incontri. Bisogna convincerlo a rinunciare a qualche interesse al fine di dedicare del tempo al rilancio di questo comune. Comunque, ha promesso che se ci sarà un sostanziale coinvolgimento di cittadini, associazioni e partiti politici, il suo impegno sarà assicurato.

Il comitato elettorale
per Domenico Di Baldassare Sindaco

Il referente
Franco Coccia