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GIANNIDIGIACOMANTONIO

Ieri mattina, ci siamo svegliati e ci siamo accorti di essere più ricchi. Infatti, alcune agenzie di informazione, hanno riportato le esternazioni di un candidato consigliere, il quale – citando le statistiche del MEF – ha affermato che le dichiarazioni IRPEF 2022 dei nostri concittadini sarebbero aumentate del 3,3 % rispetto all’anno precedente e del 5,6 % rispetto al 2018. Dati che dimostrerebbero la ripresa economica del nostro amato capoluogo.

Insomma, senza scomodare economisti di fama, ci pare di capire che, anche sul fronte dei redditi, siamo diventati più poveri. Sarà sfuggito ai più, ma l’incremento delle dichiarazioni IRPEF è stato oltremodo sterilizzato dall’inflazione.

Siamo diventati più poveri perché nonostante la politica ultrakeinesiana e i relativi i fiumi di denaro riversati sul territorio teramano (contributi Sisma, bonus edilizi di ogni genere, etc.), le dichiarazioni IRPEF sono aumentate molto meno di quanto sia aumentato il costo della vita.

Quindi Teramo, dopo aver perso migliaia di residenti, dopo aver registrato il forte decremento dei valori immobiliari e dopo aver registrato uno dei più bassi tassi di natalità della storia, ha pure dovuto assistere all’evidente perdita del potere d’acquisto dei salari che i suoi cittadini, faticosamente, si sono guadagnati.

Non occorre essere un esperto di economia. Basterebbe parlare con le persone, con i cittadini di Teramo. Basterebbe recarsi all’Agenzia di riscossione per comprendere, appieno, il dramma di Teramo e dei teramani.

Basterebbe parlare con un portalettere qualunque, per capire cosa sta accadendo. E, invece, no. Si inneggia financo a risultati nominali, rispetto ai quali, peraltro, l’Amministrazione comunale non ha merito alcuno.  

Teramo ha bisogno di altro: di sviluppo industriale, artigianale e commerciale, di una caratterizzazione che la renda appetibile, di un “nuovo corso” che superi le logiche al ribasso del passato, di scelte sistemiche e non di riparazioni ordinarie, di azioni e non di sovrastrutture ideologiche.  

Teramo ha bisogno di tutto ciò che ha latitato negli ultimi anni."   

GIANNI DI GIACOMANTONIO

Candidato alle Elezioni comunali di Teramo del 14-15 maggio 2023

FUTURO IN