E il confronto a tre… divenne a due. Nella “sua” San Nicolò, il Sindaco uscente Gianguido D’Alberto diserta il confronto con i due competitor, organizzato dal Comitato di Frazione nel salone di quella CaFè sulla quale l’attuale maggioranza ha costruito gran parte della sua narrazione del fare.
Antonetti presente, Marroni presente… D’Alberto assente.
Ufficialmente, per “improvvisi impegni istituzionali”, ma se così fosse, cioè se davvero si fosse trattato di impegni “improvvisi” non sarebbero mancati esponenti della coalizione che si riconosce nel Sindaco attuale. Invece, a nessuno è sfuggita l’assenza anche di quasi tutti i consiglieri, attuali e candidati della popolosa frazione. C’era Lancione, ma la sua presenza alla CaFé non fa notizia (non che la faccia altrove, ma l’ex Carlo Febbo è anche sede della sua associazione filocastrista). Lo stesso Lancione, quando la Marroni ha spiegato la vera storia deiia rinascita dell'ex scuola, ha preso la parola. è stato sbugiardato dalla stessa Marroni e fischiato dal pubblico. L’assenza di D’Alberto, il sottrarsi al confronto con gli esponenti di un comitato che, già in passato, avevano dimostrato una certa vis polemica nei confronti del Comune, non è certo segno di riguardo né per il Comitato stesso, né per gli altri candidati Sindaci, né soprattutto per il numeroso pubblico.
Segno evidente, questo dell’assenza improvvisa, di quanto il Primo Cittadino uscente stia soffrendo il momento politico attuale e la costante crescita nei sondaggi (l’ultimo, diffuso entro i termini di legge è sul sito della presidenza del Consiglio) di Antonetti e della Marroni.
Segni di nervosismo in maggioranza, resi ancor più evidenti dalla campagna elettorale opaca che stanno portando avanti alcune delle sette liste che appoggiano D’Alberto.
