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antonio di berardo sicet teramoSulle frazioni, servono regole chiare e trasparenza!!!

In questi giorni abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte della politica rispetto a certe zone, ma il nostro timore è che anche  dopo questa tornata elettorale rimanga tutto così com’è!Come Sicet denunciamo da anni che in queste aree manca un piano urbanistico, per attività economiche e produttive; vi è carenza di trasporto urbano, mancanza di un piano per l’edilizia scolastica, iniziative di promozione culturale, carenza di mobilità sociale e lavorativa, scarsità di servizi pubblici assistenziali in favore delle persone anziane e bisognose. Stigmatizziamo le passerelle e chiediamo un impegno concreto in assenza del quale si rischia di far sprofondare, ulteriormente le frazioni e i quartieri in uno stato di agonia sociale destinato ad acuire la disperazione degli abitanti. A nostro avviso, probabilmente, l’unico modo per dare una svolta a questa angosciosa ciclicità è quello di condannarel’attuale modello che continua a creare masse di esclusi e cittadini considerati di serie b. La via è quella di avviare un processo di ricomposizione sociale delle donne e degli uomini che vivono in una situazione di grave esclusione. Le sfide da vincere, infatti, sono quelle della coesione sociale, della convivenza e della lotta alle marginalità, partendo proprio dalle attenzioni per i cosiddetti esclusi. È da qui che passano sia la convivenza civile tra gli inquilini delle case popolari, sia il rispetto delle regole per una buona gestione abitativa e sociale.In questo ambito la mediazione sociale diventa uno strumento per migliorare l’efficienza gestionale.Ricordiamo pertanto a tutti i candidati alla carica di Sindaco che le frazioni, come tanti altri luoghi che esprimono forme diverse di contraddizioni sociali, vanno sostenute con un programma di recupero e riqualificazione urbana e del patrimonio immobiliare che punta a garantire benessere, qualità e sicurezza dell’abitare, sia dal punto di vista sociale sia ambientale. 

SEGRETARIO PROVINCIALE

ANTONIO DI BERARDO