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SchleinteDoppio comizio teramano per Elly Schlein, costretta dalla folla radunatasi in via Carducci ad improvvisare un primo comizio all’esterno della Sala Polifunzionale, su una sedia di Pancaffè trasformata in una sorta di pulpito politico, e poi in sala, piena ben oltre i limiti della capienza. Causa pioggia, infatti, il previsto comizio di piazza Sant’Anna s’era spostato alla Sala della Provincia, ma vista la folla s’era pensato di tornare in piazza Sant’Anna, ma sarebbe stato complicato sfollare la sala, quindi si è scelto il doppio comizio, uno all’aperto per gli “extramuros” che non erano riusciti ad entrare, una sessantina di persone, e uno all’interno per la sala gremita. Certo, l’effetto personaggio conta (quando venne Salvini, anni fa, c’erano all’esterno duecento persone in fila per i selfie) ma il popolo del PD non ha fatto mancare la sua presenza, dai massimi vertici regionali a tutta l’organizzazione sul territorio, specie quella che nel travaglio congressuale si era riconosciuta proprio nella candidata segretaria  poi eletta. La Schlein è a Teramo per  sostenere la candidatura di Gianguido D’Alberto, anche se in molti (anche tra i tesserati presenti in sala) si sono chiesti se è vero amore, quello tra i democratici e il Sindaco uscente, alla luce della rottura che portò lo stesso D’Alberto fuori dal PD e, soprattutto, del “caso Di Padova”, ovvero del mancato appoggio del Sindaco alla sua assessora, che le sarebbe costato il posto in Parlamento. Ma questa è storia passata ormai.  Adesso c’è un’elezione da affrontare al Comune e tra un anno alla Regione, e questa teramana è una prova di coalizione allargata, coi 5 stelle, che va misurata sul risultato. È tardi, la segretaria de PD scende le scale ed entra in sala accolta da un fragoroso applauso. Comincia il secondo comizio.

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