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OSVALDODITEODOROL’offensivo giudizio espresso dall’ex assessore della Giunta D’Alberto Maurizio Verna, nei confronti dei commercianti teramani
«...i negozi a Teramo chiudono per quello che vendono e per come lo vendono...»
dimostra finalmente l’esistenza di un preciso progetto politico, che mira alla morte commerciale del Centro Storico di Teramo, a vantaggio della “grande distribuzione”.
Quelle parole, infatti, dimostrano come l’attuale amministrazione, sgravandosi totalmente di ogni responsabilità in merito, voglia addebitare le colpe della crisi commerciale in atto ai soli commercianti, accusandoli, platealmente, di offrire prodotti di scarsa qualità e di non saper fare il loro lavoro. Per rispondere all’ex assessore, basterebbe rammentargli la storia delle realtà commerciali del nostro Centro Storico, e di quello che hanno rappresentato per la nostra Città, fino a quando non si è insediata un’amministrazione che, con il più che evidente scopo di spostare il baricentro commerciale sulla grande distribuzione e i flussi di mobilità verso S.Nicolò, ha di fatto devastato il cuore della nostra Città.
Ecco spiegati i motivi per i quali tutte le mie proposte, presentate in Consiglio Comunale, sono state ignorate: il parcheggio a Campo Boario, l’Apertura alla Città dei giardini dell’ex Istituto “Regina Margherita” in Piazza Dante, il Progetto della Teramo Archeologica di Walter Mazzitti, l’apertura all’Archivio di Stato del giardino di Epicuro, bus navetta da e per i mega-parcheggi, Centro logistico per le merci, la Rivalutazione del mercato settimanale, la Rivalutazione delle fiere annuali, il Piano di rigenerazione urbana, Piano del decoro urbano, Centro di informazione turistica da aprire al pubblico nel Palazzo Delfico, Piano dei parcheggi, Valorizzazione delle Edicole, Realizzazione di un “City Brand”, Agevolazioni per nuove attività in Centro Storico, Riaccensione degli storici lampadari e delle appliques presenti sotto i Portici del Banco Napoli.
Erano proposte che avrebbero potuto far rinascere il Centro Storico, ma che non sono state mai prese in considerazione, perché il progetto di D’Alberto non è mai stato quello di far davvero rinascere il Centro Storico della Città.
Le parole dell’ex assessore Verna, infatti, scolpiscono la verità di una scelta che è stata pianificata in ogni suo dettaglio e attuata con scientifica attenzione, al solo scopo di dirottare altrove tutti i flussi commerciali. Una scelta suicida, che non produrrà solo l’ennesima desertificazione del Centro Storico, ma snaturerà la storia stessa della nostra Città, relegandola sempre più ad un ruolo urbano minore, una sorta di grande ed unica periferia senza identità. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Osvaldo  Di Teodoro e candidato di Azione Politica Teramo.