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OSVALDODITEODOROIl progetto di “assassinio” del Commercio del Centro Storico teramano, a vantaggio della Grande distribuzione, con il corollario dello spostamento dei flussi di traffico verso San Nicolò, viaggia su due diverse direttrici, affidate a diversi “sicari”.

Il primo è l’eventificio, il secondo la gestione dei parcheggi.

1) L’EVENTIFICIO

In cinque anni, l’amministrazione del Sindaco D’Alberto ha trasformato il Centro Storico, e in particolare Piazza Martiri, in un vero e proprio eventificio, una “fabbrica” di eventi, usati come una sorta di dosi massicce di antidolorifici, somministrati agli operatori commerciali del Centro Storico. Abbiamo vissuto eventi che, una volta spente le luci sul palco, hanno lasciato il Centro nella stessa identica situazione in cui l’avevano trovato, con gli stessi problemi, con la stessa crisi, con gli stessi - anzi di più - negozi chiusi, con le insegne storiche che si spengono per sempre e con un generale senso di rinuncia e sconfitta che condanna il cuore della città ad un perenne isolamento.

2) I PARCHEGGI

Sono stati la vera arma di “desertificazione di massa”, usata dal Comune contro il commercio. Un’azione costante di eliminazione delle soste gratuite a beneficio dei parcheggi a pagamento, supportata poi da un’azione di aumento dei prezzi che di fatto scoraggia chiunque volesse venire in Centro. E per quei pochi che si dovessero avventurare, ecco pronta la multa al primo ritardo. A conferma della strategia comunale, c’è l’evidenza di un dato incontrovertibile, intorno ai Supermercati teramani e in tutta San Nicolò non c’è neanche una striscia blu.

3) SVILUPPO DI PIANO D’ACCIO

In principio fu lo Stadio, col Centro Commerciale, e già si avvertirono primi effetti sul commercio teramano. Poi sono venuti altri supermercati nella zona, come l’Oasi, poi è venuto il progetto dell’albergo, addirittura dell’Ospedale nuovo... è più che evidente come la strategia sia quella di spostare tutto l’interesse verso San Nicolò, con una costante valorizzazione della direttrice teramana verso Est, impoverendo sistematicamente il centro storico e anche la direttrice Ovest, con la chiusura di importanti plessi scolastici.

4) ABBANDONO DEL CENTRO

Di pari passo con lo “sviluppo strategico” di Piano d’Accio e San Nicolò, è andata l’operazione di depauperamento del Centro, attuata non solo con la creazione di un sistema di parcheggi oppressivo, ma anche con la dislocazione delle scuole, la chiusura degli uffici, il mancato avvio della Ricostruzione pubblica, la mancata cura del decoro urbano.

L’assessore Verna ha dettato il “credo” dell’amministrazione D’Alberto

«...i negozi a Teramo chiudono per quello che vendono e per come lo vendono...»

Abbiamo sofferto i danni di questa amministrazione, non accetteremo anche gli insulti