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fasulo“I residenti del centro città percepiscono il distacco tra il reale e la propaganda: l'Urbs risulta distaccata dalle frazioni, pensate solo come bacino elettorale in vista del voto, e non come zone in cui ci sono cittadini degni dell'attenzione dell'amministrazione attiva. Sia in termini di viabilità, sia in termini di parcheggi, arrivare in centro è complicatissimo, e, nel caso in cui non sappiate utilizzare l'app per il pagamento con il cellulare, ecco che per un quarto d'ora di ritardo scatta una multa di circa 30 euro. Soldi che i teramani e i professionisti che ci lavorano terrebbero volentieri per sé, o che utilizzerebbero nell'economia della zona, gravemente penalizzata da una ricostruzione post sisma che procede a rilento. Sui parcheggi c’è un vero e proprio accanimento”. Così in una nota la segretaria cittadina della Lega Teramo, Arianna Fasulo, che sottolinea: “Questa folle gestione la subiscono anche le attività suestite del centro storico, che lavorano in un centro di (una) gravità permanente. Questo non è solo un titolo di una famosissima canzone di Battiato ma è la massima rappresentazione di una lunga sequenza di negozi abbandonati, dove si percepisce la città come un non-luogo. Ora in campagna elettorale è sempre facile parlare di cosa non va e sappiamo anche che amministrare una città complessa come Teramo non è semplice. Diciamo questo per rispetto delle istituzioni e per rispetto umano di chi le rappresenta momentaneamente. Ma va anche detto che in questi 5 anni abbiamo assistito ad un impoverimento generalizzato, e all'espandersi di negozi temporanei, aperti giusto il tempo per chiudere, dal momento che si è svuotato tutto. Chi vi abita non acquista, forse proprio perché il suo negozio ha chiuso, o perché le difficoltà economiche non favoriscono progetti a medio-lungo termine. Questo meccanismo è quello di un cane che si morde la coda, e noi della Lega possiamo interromperlo, per ricostruire davvero Teramo. Crediamo che – sottolinea la Fasulo – altre chiamate non ci saranno, e abbiamo il timore che altri 5 anni così possano impedire a lungo la possibilità di rinascita. Tutto questo nonostante i teramani siano persone in gamba nei propri settori, e nonostante abbiano le conoscenze e le competenze per vivere molto meglio di così. Il nostro capoluogo, quindi, è stato ed è vitale per tutta la regione, nonostante oggi lo identifichiamo come posto in cui "non ci sta nulla da fare". La sfida – conclude la leghista – è di certo importante, ma non impossibile per chi ama il territorio come la Lega, e se vi sono persone che, conoscendo i problemi di tutte le sue parti, lavorano in silenzio e a testa bassa per restituire a tutti noi la bellezza della nostra città. Con il vostro voto possiamo farcela”

“I residenti del centro città percepiscono il distacco tra il reale e la propaganda: l'Urbs risulta distaccata dalle frazioni, pensate solo come bacino elettorale in vista del voto, e non come zone in cui ci sono cittadini degni dell'attenzione dell'amministrazione attiva. Sia in termini di viabilità, sia in termini di parcheggi, arrivare in centro è complicatissimo, e, nel caso in cui non sappiate utilizzare l'app per il pagamento con il cellulare, ecco che per un quarto d'ora di ritardo scatta una multa di circa 30 euro. Soldi che i teramani e i professionisti che ci lavorano terrebbero volentieri per sé, o che utilizzerebbero nell'economia della zona, gravemente penalizzata da una ricostruzione post sisma che procede a rilento. Sui parcheggi c’è un vero e proprio accanimento”. Così in una nota la segretaria cittadina della Lega Teramo, Arianna Fasulo, che sottolinea: “Questa folle gestione la subiscono anche le attività suestite del centro storico, che lavorano in un centro di (una) gravità permanente. Questo non è solo un titolo di una famosissima canzone di Battiato ma è la massima rappresentazione di una lunga sequenza di negozi abbandonati, dove si percepisce la città come un non-luogo. Ora in campagna elettorale è sempre facile parlare di cosa non va e sappiamo anche che amministrare una città complessa come Teramo non è semplice. Diciamo questo per rispetto delle istituzioni e per rispetto umano di chi le rappresenta momentaneamente. Ma va anche detto che in questi 5 anni abbiamo assistito ad un impoverimento generalizzato, e all'espandersi di negozi temporanei, aperti giusto il tempo per chiudere, dal momento che si è svuotato tutto. Chi vi abita non acquista, forse proprio perché il suo negozio ha chiuso, o perché le difficoltà economiche non favoriscono progetti a medio-lungo termine. Questo meccanismo è quello di un cane che si morde la coda, e noi della Lega possiamo interromperlo, per ricostruire davvero Teramo. Crediamo che – sottolinea la Fasulo – altre chiamate non ci saranno, e abbiamo il timore che altri 5 anni così possano impedire a lungo la possibilità di rinascita. Tutto questo nonostante i teramani siano persone in gamba nei propri settori, e nonostante abbiano le conoscenze e le competenze per vivere molto meglio di così. Il nostro capoluogo, quindi, è stato ed è vitale per tutta la regione, nonostante oggi lo identifichiamo come posto in cui "non ci sta nulla da fare". La sfida – conclude la leghista – è di certo importante, ma non impossibile per chi ama il territorio come la Lega, e se vi sono persone che, conoscendo i problemi di tutte le sue parti, lavorano in silenzio e a testa bassa per restituire a tutti noi la bellezza della nostra città. Con il vostro voto possiamo farcela”