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canzio“Dobbiamo uscire dalla logica degli enti come produttori di voti, o meglio del ruolo in un ente come ribalta privilegiata per fare campagna elettorale”. Roberto Canzio non risponde a Carlo Antonetti, ma prende spunto dalla conferenza stampa dell’ex candidato Sindaco per un necessario distinguo. Che prende le mosse, dal passaggio in cui Antonetti ha sottolineato come il risultato della Lega, non sia stato quello atteso, né quello che si addice ad un partito che a Teramo governa enti ed istituzioni.
“Io sono andato alla Casa di riposo per gestire un ente che aveva 12 milioni di debiti - spiega Canzio - e quando mi sono candidato ho accuratamente tenute separate le due cose, come è giusto”.
Eppure, anche tra i partiti, c’è chi pensa che una nomina sia un buon sostegno per la candidatura:
“È vero - continua Canzio - sopravvive questo pessimo modo di pensare, ma è quello che abbiamo combattuto da sempre. Figuratevi se proprio noi adesso ci mettiamo ad agire in questo modo”.
Anche se i vertici degli enti li sceglie la politica, non è la politica che deve “comandare”, ma ispirare
“Sì, amministrare un ente non significa usarlo per la campagna elettorale - continua il Commissario dell’Asp 1 - significa lavorare per la gente e con la gente…io mi sono candidato e non ho mai fatto alcun tipo di propaganda all’interno, e vorrei che una volta per tutte su chiarisse, che non esiste alcun teorema che lega il ruolo in un ente alla campagna elettorale”.