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CONSIGLIOCOMUNALECominciate le consultazioni. Che la nuova Giunta non sarebbe stata costruzione semplice, lo si sapeva. E su queste pagine l’abbiamo scritto più volte. Adesso, il rieletto Sindaco Gianguido D’Alberto, sta sondando le richieste dei partiti della sua coalizione, per non scontentare nessuno, ma sarà quasi impossibile. Perché c’è un problema grande da affrontare: quello delle quote rosa. Per legge, almeno il 40% degli assessori deve essere di genere diverso dal restante 60%, il che significa che il Gianguido Bis avrà quattro donne e cinque uomini. Solo che gli uomini che aspirano sono di più: Cavallari, Filipponi, Ciapanna, Di Bonaventura, ovvero gli uscenti e poi Sbraccia e Di Marcantonio, mentre le donne sono tre: le uscenti Di Padova e De Sanctis, oltre alla pentastellata Ciammariconi, in virtù dell’accordo pre-elettorale. Ieri, nella prima consultazione, la lista in Comune per Te, quella creata dal presidente della Provincia Camillo D’Angelo e risultata decisiva, avrebbe chiesto due assessorati, o comunque due posti (c’è anche il presidente del Consiglio da scegliere e poi nomine negli enti ), ma nel gioco delle ripartizionj, la logica sarà un assessore ogni due seggi, quindi: tre a Insieme Possiamo (Filipponi, Ciapanna, De Sanctis), due al PD (Di Marcantonio, Di Padova), uno per uno a Bella Teramo (Cavallari), In Comune per Te (Sbraccia), Teramo Vive (Di Bonaventura) più i 5 Stelle che, benché prossimi all’estinzione e con solo un seggio, avranno un posto in Giunta. Però, c’è il rebus quarta donna, che potrebbe uscire dalla lista del Sindaco, anche scegliendo tra i non eletti (Valentina Papa? O un improbabile ritorno della Falini?), mentre per la presidenza del Consiglio le attenzioni continuano a concentrarsi su Valdo Di Bonaventura, che non ne vuole sapere però, visto che vuole continuare a gestire le manutenzioni. Insomma, il tetris continua, oggi altre consultazioni ed entro domani primo giro finito. Poi nel week end riflessione e forse settimana prossima avremo la giunta del D’Alberto bis. La prima, perché cambierà spesso, vedrete…