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E' stato un comunicato stampa quello di Azione molto riflettuto che arriva all'attenzione delle redazioni solo alle 23, 16 su un'assemblea iniziata alle 16 a Dragonara. Una nota condivisa e riflettuta per dire che Azione ha scelto come candidato presidente Carlo Costantini (e si era capito da mesi) e che ora si augura che tutta la coalizione di Abruzzo Insieme possa convergere su questo nome. Insomma l'on. Giulio Cesare Sottanelli è intenzionato a far sentire forte e chiaro il suo pensiero, la sua decisione perchè vuole incidere sulla scelta che potrebbe essere tutta sua visto il caos che c'è dall'altra parte del cantiere politico.Screenshot_2023-09-17_alle_04.19.01.png

 

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«Azione non fa scelte di campo, Azione si impegna su un progetto di governo regionale alternativo al disastro di questa ultima legislatura a guida centrodestra testimoniato da dati e indici negativi che scaraventano il governatore Marsilio al terz’ultimo posto in Italia come gradimento: un progetto alternativo sulla sanità, sui trasporti, sulla cultura, sul turismo, sulle politiche attive del lavoro. Politiche fondate non più su idee astratte ma sui bisogni reali delle persone - si legge nella nota di Azione - L’Assemblea di Azione, avendo apprezzato nel corso di queste settimane le valutazioni positive espresse sulla sua persona da parte di alcune delle forze politiche che siedono al tavolo del progetto, chiede a Carlo Costantini di prendersi la responsabilità nel guidare il progetto alternativo all’attuale governo regionale in quanto profilo che più di ogni altro può esser capace di fare sintesi tra le forze in campo in opposizione alla giunta Marsilio portando avanti questi temi. Carlo Costantini, che successivamente ha preso la parola, ha dichiarato con la chiarezza che lo contraddistingue: “Accetto la vostra richiesta alle seguenti condizioni: che io possa avere la possibilità di presentarmi non come candidato di Azione ma come candidato di tutta la coalizione; Che io possa avere prima la possibilità di confrontarmi personalmente con gli amministratori,  attivisti e iscritti di partiti e movimenti che siedono al tavolo del progetto Abruzzo Insieme” e continua: “Questo perché non accetterei mai che il mio nome possa rappresentare una sola parte o che sia calato dall’alto. Il percorso deve essere condiviso dai dirigenti, ma anche dalle basi dei partiti e delle forze che vogliono creare un’alternativa seria per la nostra Regione.”

Si attende ora la risposta di Abruzzo Insieme. La partita è ancora aperta ma in pole come candidato presidente, riferiscono da una parte del Pd c'è Luciano D'Amico, ex rettore dell'Università di Teramo e già presidente della Tua, profilo considerato esterno ai partiti in senso stretto. Si attende di capire la posizione di Italia Viva che si è riservata di portare sul tavolo un nome o di sostenere uno dei nomi in campo, ma al momento una posizione non è stata presa in questo senso.

Il segretario del Pd Abruzzo, Daniele Marinelli, preferendo un profilo politico per la guida del gruppo, ieri in una nota ha rilanciato la proposta dei Dem: «È utile ribadire, mentre siamo impegnati, con serietà e responsabilità, nella definizione del progetto di ampia coalizione che dovrà contrapporre le forze progressiste alla destra di Marsilio, che la posizione del Pd abruzzese, rispetto a quella espressa unitariamente nell'ultima direzione, non è cambiata di una virgola», ha spiegato. Marinelli ha quindi parlato di «una proposta di candidatura molto forte», riferendosi al capogruppo del Pd in Consiglio, sottolineando che c'è «un dialogo aperto con tutte le forze che fanno parte di questo progetto, che nei prossimi giorni saranno riconvocate nel tavolo di coalizione, per avviare, presto e bene, la campagna elettorale di Abruzzo Insieme». Il segretario regionale del Pd ha poi ribadito che «il partito è al lavoro, unito, attraverso il suo segretario, che rappresenta e ascolta tutte e tutti». Ma si sa è una favoletta questa voluta dal Pd per far finta di sostenere Silvio Paolucci fuori dalla partita da sempre. Il Pd lavora per Luciano D'Amico come vuole Luciano D'Alfonso e si sa.

E.d.C.