Scade domani, 10 febbraio, alle 12 il termine per la presentazione delle candidature a presidente della giunta regionale e delle liste dei candidati per tutte le circoscrizioni. Entro mercoledì 14 febbraio, invece, l'ufficio centrale regionale dovrà decidere sui ricorsi per eventuali esclusioni di candidati e liste.
I candidati dovranno essere sette per ciascuna lista nei collegi provinciali di L'Aquila, Teramo e Pescara, otto nel collegio di Chieti, composte in base alle disposizioni delle quote rosa, secondo le quali nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60% dei candidati. Sia il presidente della Regione sia i membri del Consiglio regionale, 30 più il presidente, sono eletti a suffragio universale: diventa governatore il candidato che ottiene la maggioranza dei voti validi a livello regionale, e non è previsto un secondo turno. I candidati presidenti devono essere collegati ad una lista o ad una coalizione.
Alla lista o alla coalizione del presidente eletto viene attribuita una maggioranza compresa tra il 60% e il 65% dei seggi. L'elezione del Consiglio, invece, prevede una competizione tra liste, presentate all'interno delle quattro circoscrizioni abruzzesi, ma occorre superare uno sbarramento al 4% per le liste non coalizzate, che corrono da sole, e al 2% per quelle inserite in una coalizione.